Le Armi di Seduzione di Massa dell’Industria Alimentare
di Elena Alquati
La chiamano la scienza del “Bliss Point”, concetto coniato dallo scienziato alimentare Howard Moskowitz che riguarda il perfetto equilibrio tra dolce, salato e grasso al fine di creare sapori irresistibili che innescano reazioni chimiche creando dipendenza nel consumatore.
Una scienza che ha rivoluzionato la nostra conoscenza del cibo, cancellando millenni di evoluzione, di tradizione, di storia e cultura alimentare.
Nel momento in cui l’industria alimentare ci ha convinto che potevano occuparsi loro della nostra alimentazione, la produzione di prodotti accattivanti ricchi di sapore, giusta consistenza e praticità, hanno preso piede in modo esponenziale.
Io l’ho definito il “Cavallo di Troia” dell’industria alimentare! Una metafora per niente fuori luogo, anzi. Un’espressione entrata a far parte, sia nell’uso letterario, sia nel lessico comune, e sta per indicare uno stratagemma con cui penetrare le difese. Proviamo a pensarlo pieno zeppo di cibi ultra processati, con un marketing spietato come arma di attacco (soprattutto se il prodotto è indirizzato ai bambini), le confezioni tutte colorate e le scritte di approvazione scientifica: altro che penetrare le difese del consumatore ignaro!
Solo Tre Iingredienti: Sale, Grasso, Zucchero (1)
La Rivista Addiction ha recentemente pubblicato uno studio incentrato sui cibi ultra-processati in cui emerge quanto la potente combinazione di zucchero, sale e grassi, invogli le persone a desiderare di mangiarne in continuazione senza possibilità di decisione propria.
Gli scienziati dell’industria alimentare sono oggi in grado di creare una serie di combinazioni sensoriali che testano direttamente sui consumatori, così da identificare quali di queste combinazioni possano suscitare le migliori risposte possibili da parte del pubblico di riferimento.
Un processo che comporta meticolosi aggiustamenti nei livelli di zucchero, sale e grassi, e che, grazie all’utilizzo di esaltatori di sapidità e additivi sofisticati, possono ulteriormente intensificarne le sensazioni di gusto desiderate. Così, le multinazionali del “food”, non solo hanno iniziato a produrne grande quantità, ma continuano a migliorarne le prestazioni con l’obiettivo di rendere questi prodotti sempre più irresistibili.
L’Impatto sul Corpo Umano e sul Cervello (2)
Questi cibi “progettati” hanno una peculiarità fondamentale, dirottano il sistema di ricompensa del cervello grazie alle differenti combinazioni di zucchero, sale e grassi, innescando il rilascio di dopamina, un importante neurotrasmettitore con funzione di controllo sulla sensazione del piacere, sulla ricompensa, su alcune facoltà cognitive e sulla capacità di attenzione. L’ondata di dopamina prodotta dal consumo di cibi ultra-processati, crea un senso di euforia nel consumatore, incoraggiandolo a una ripetuta assunzione con il conseguente sviluppo alla dipendenza.
Purtroppo, nel tempo, questi cibi provocano una serie di effetti collaterali per la salute che vanno ben oltre il solo problema dell’aumento di peso. Gli alti livelli di zucchero, sale e grassi, contribuiscono a una serie di malattie croniche quali, oltre all’obesità e alla gestione del peso:
– Diabete di tipo 2;
– Malattie cardiovascolari;
– Alcuni tumori.
Le preoccupazioni manifestate dal mondo scientifico (o ameno da quella parte libera da conflitto d’interessi) per le potenziali conseguenze sulla salute causate da questi prodotti, richiederebbe maggiore attenzione da parte dei governi di tutto il mondo.
Inoltre, la “progettazione” di prodotti alimentari attraverso la scienza, che compromette la salute del consumatore per motivi di lucro, solleva anche interrogativi significativi dal punto di vista etico e sulle sue implicazioni morali.
L’Intervento Politico è Diventato Essenziale
Il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro, ad esempio, con il progetto “CO-CREATE” ha preso in esame il problema dell’obesità adolescenziale in Europa, ed è nato per esaminare e monitorare quanto, i governi di tutta Europa, riconoscano l’importanza che ricoprono alimentazione e stile di vita quali fattori chiave per la salute del proprio popolo. Purtroppo, da un recente report, l’Italia non ha mostrato interesse nel risolvere il grave problema che riguarda sovrappeso e obesità dei nostri giovani.
Intanto il primo di luglio dovrebbe entrare in vigore la “Sugar Tax”, puntualmente rinviata di anno in anno, ma l’industria delle bevande zuccherate è già sul piede di guerra. Noi potremmo fare molto ma continuiamo a permettere che le multinazionali del cibo aumentino i loro volumi d’affari, e non abbiamo nessuna consapevolezza del danno che si sta perpetrando sia alla nostra cultura alimentare sia a tutto il sistema agroalimentare italiano, per non parlare del futuro delle giovani generazioni.
Articolo di Elena Alquati (Esperta di alimentazione per la prevenzione, ha collaborato per molti anni con il Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell’Istituto Nazionale Tumori, allora sotto la direzione del Dr. Franco Berrino, nei progetti Diana, ricerche che hanno studiato la correlazione tra alimentazione e cancro. Operatore di medicina tradizionale cinese Tuina, dietetica e dietoterapia cinese con attestato acquisito alla scuola MediCina di Milano in collaborazione con l’università di Nanchino in Cina e riconosciuto dall’OMS. Autrice di due libri pubblicati con Giunti: “Nutrire il corpo e la mente” e “Nutrire la bellezza”, quest’ultimo tradotto in russo – Info@elenaalquati.org)
Altre ricerche scientifiche:
– https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34647997/
– https://www.thelancet.com/journals/lanepe/article/PIIS2666-7762(23)00190-4/fulltext
– https://www.nature.com/articles/s42255-025-01226-9
(1) Grassi, dolci, salati – Michael Moss – Mondadori
(2) Cibi ultra processati – Chris van Tulleken – Vallardi editore
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