E se la Diagnosi Precoce dei Tumori fosse dannosa?
di Italo Pentimalli
E se la Diagnosi Precoce fosse un “programma mentale” che qualcuno ha appositamente creato per noi?
Attenzione: non sono un medico, ma forse in questo caso è meglio così. Mi dà l’opportunità di guardare la cosa da un punto di vista diverso.
“All’uomo che possiede solo un martello, tutto ciò che incontra appare come un chiodo” (Jane Fonda)
Quello che sto per dirti non vuole neanche lontanamente essere sostitutivo di un parere medico e neanche suggerire una strada piuttosto che l’altra. Vuole solo ampliare il campo delle possibili ipotesi e, dati alla mano, fornire degli spunti di riflessione. Sì, perché ciò di cui sto parlando, sta per fornirci una serie di domande inquietanti.
Diagnosi Precoce: e se fosse un male?
Il cancro, una parola che solo a nominarla fa stare male, è il male del nostro secolo. Voglio anche sottolineare che per indole non sono un complottista e cerco sempre di prendere il meglio da ogni situazione. Anche per questo motivo, cerco di prendere in considerazione vari punti di vista e quando, come in questo caso, mi sembrano ben supportati, decido di condividere per agevolare una informazione più consapevole.
Uno degli strumenti sempre più in uso nella lotta contro il cancro è la diagnosi precoce: “…se lo scopri prima, hai più possibilità di combatterlo e di vincere la guerra”. E se non fosse proprio così? E se, anzi, fosse esattamente il contrario?
Check-up, Screening e Test diagnostici di massa
“Questi strumenti molto spesso hanno la capacità di sovrastimare l’incidenza di morbilità ‘inconsistenti’, oppure di anticipare una diagnosi, senza che poi vi sia un reale beneficio in termini di sopravvivenza”. Non lo dico io, lo ha detto Gianfranco Domenighetti (che tra le altre cose è stato per 37 anni Direttore della Sezione Sanitaria del Dipartimento della Sanità e della Socialità del Cantone Ticino e direttore dell’Università estiva in amministrazione e gestione dei servizi sanitari)
Prosegue: “Recentemente lo studio sull’efficacia della TAC spirale nella prevenzione della mortalità per tumore al polmone, ha mostrato che, sebbene l’indagine precoce abbia anticipato oltre il 90% delle diagnosi di tumore al polmone, la mortalità è risultata identica a quella del gruppo di controllo, che non era stato sottoposto allo screening.
Anche per lo screening mammografico l’anticipo della diagnosi senza benefici di sopravvivenza a 10 anni, concerne il 93-94% delle donne ultracinquantenni, a cui è stato diagnosticato un tumore al seno, mentre quelle che beneficeranno della diagnosi precoce saranno, a seconda delle fonti, da 0,5 a 2 donne (su 1000 e su 10 anni), alle quali sarà allontanato il decesso”.
Secondo i suoi studi, dunque, le diagnosi precoci in pratica non servirebbero ad aumentare l’aspettativa di vita. E a cosa servono allora? Ecco la seconda domanda inquietante…
E se servissero a creare più Malati?
Attenzione… non sto dicendo che sia così. Però immagino di essere un imprenditore: metto su un’iniziativa, dopo un po’ controllo i risultati, vedo che non funziona, concludo l’iniziativa. A meno che… non ci sia quello che in gergo si chiama “ROI” (Return of Investment, il ritorno sull’investimento).
Un malato oncologico costa in media 200.000 euro all’anno (tutti soldi che vanno a finire nelle tasche delle gradi aziende farmaceutiche). Ancora una volta sottolineo, non ho detto che sia così, ma dati alla mano è un’ipotesi (sconcertante) che dovremmo almeno prendere in considerazione (a questo aggiungo che negli anni sono state scoperte numerosissime magagne a carico di queste industrie; potrei riempire questo post di link e fonti ufficiali, di condanne ufficiali). Questa qui di seguito? È solo una delle tante: “ANTITRUST, SANZIONE DA 180 MILIONI A ROCHE E NOVARTIS: I due gruppi – si legge sul sito dell’Autorità – si sono accordati illecitamente per ostacolare la diffusione dell’uso di un farmaco molto economico” (Fonte: Il Sole 24 Ore)
E se la Diagnosi Precoce fosse un programma mentale che qualcuno ha appositamente creato per noi?
– Se la diagnosi precoce dei tumori fosse il coltello con il manico nelle mani sbagliate?
– Se scoprire precocemente un tumore e cercare di combatterlo… in realtà lo stuzzicasse e lo facesse esplodere? Non gli desse il tempo e la possibilità di autoguarirsi? (ho incontrato numerose teorie e ricerche in questo senso, ma non ho trovato le fonti ufficiali, per correttezza quindi non ve ne parlo e la lascio come semplice ipotesi).
– Se la vera Prevenzione non fosse nella diagnosi precoce, ma in una buona salute mentale, nell’alimentazione e in tutti gli altri aspetti in grado di aumentare l’efficacia del nostro sistema immunitario?
– E se la soluzione non fosse chimica, ma elettromagnetica. Già alla fine dell’800, Nikola Tesla dimostrò che le radiazioni elettromagnetiche possono entrare in risonanza con le cellule del nostro organismo, producendo effetti nocivi o benefici a seconda della frequenza, idee che vennero riprese più avanti da altri scienziati, fra i quali Georges Lakhovsky e confermate nel ’74, nei laboratori dell’Università di Oxford, i quali dimostrarono che l’uso di segnali elettromagnetici per trasferire informazioni alle cellule, si è rivelato 100 volte più efficiente dei segnali chimici usati dai farmaci?
Insomma: se attualmente stessimo andando nella strada completamente opposta a quella di una risoluzione del “male del secolo”? Lo so, in questo articolo ho posto più domande che fornire risposte. Ma l’argomento è delicato, proprio per questo ho preferito porre domande, piuttosto che dare risposte. E poi, come dicevo all’inizio, non sono un medico, non mi schiero, il mio compito è allargare il campo delle possibilità.
Abbiamo però chiesto ad un oncologo di fama nazionale di esprimersi in questo senso, e le cose che ci ha detto… hanno stupito anche noi. Più volte gli abbiamo chiesto se fosse tutto vero. Il Dott. Claudio Pagliara (https://www.claudiopagliara.com/) non si è risparmiato, rivelando alcune verità scomode e poco conosciute, tratte da oltre 40 anni di esperienza e di battaglia contro il cancro… sul campo.
Certo, per quanto mi riguarda quello che ho prospettato in questo articolo è solo un’ipotesi, ma dati alla mano, un’ipotesi sconcertante, che dovremmo almeno prendere in considerazione… non credi?
Articolo di Italo Pentimalli – autore, conferenziere, speaker, fondatore e direttore del Progetto PiuChePuoi.it, autore del best seller “Il Potere del Cervello Quantico” e del nuovo “La tua mente può tutto”.
Fonte: https://www.italopentimalli.com/e-se-la-diagnosi-precoce-dei-tumori-fosse-dannosa/
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