Anche coloro che sono morti prima di noi possono aiutarci. Molti sanno infatti benissimo che devono ringraziare i loro morti per le conoscenze spirituali acquisite. I nostri pensieri sono qualcosa di reale anche per loro. Essi percepiscono infatti la luce della verità spirituale, per cui la cosa più bella, il regalo più grande che possiamo fare, è leggere per loro qualcosa che abbia un vero contenuto spirituale. In questo modo, il pensiero luminoso si solleva verso i morti, fino alle regioni dello Spirito, mentre essi irradiano le loro forze giù sui viventi. Noi dovremmo pensare, parlare, agire con la coscienza di poter reggere lo sguardo dei nostri morti.

I migliori lettori per i morti sono gli esseri umani che hanno vissuto vicino a loro. Certo è comprensibile che noi piangiamo i nostri morti, ma se non possiamo superare questo stato d’animo, significa che non abbiamo fiducia nella sapienza che regna nel mondo e il desiderio che il nostro caro non sia morto e che si trovi ancora con noi, è un sentimento che danneggia il morto sopra ogni cosa.

Facilitiamo quindi la vita dei nostri cari che hanno passato le soglie della morte, sapendo che la sapienza che regna nel mondo, ha voluto prenderli con sé nel momento giusto, perché essa aveva bisogno di loro, in un campo dell’esistenza diverso da quello della vita terrena. Gli uomini dovrebbero imparare a parlare dei morti come di esseri spiritualmente viventi, così che possa certamente arrivare un momento, in cui nella propria anima si faccia strada il seguente sentimento: “Si, il morto opera come se agisse attraverso di me e io sento la sua forza.”

I morti sono solamente passati su di un altro livello di esistenza, ma operano ancora insieme e attraverso noi e noi dobbiamo imparare a chiedere loro consiglio. I morti si muovono in mezzo a noi, essi restano legati con gli esseri della Terra, fili di contatto scendono da essi verso l’esistenza terrena. Noi non possiamo né sentire né volere, senza che nel nostro sentire e nel nostro volere non operino questi morti, che erano legati karmicamente a noi.

Anche un nobile godimento estetico della natura, è nutrimento per il Devachan. L’attività e la beatitudine in questo mondo, consistono specialmente nell’attività creatrice. Così i morti lavorano alla trasformazione della fauna e della flora e i cambiamenti che avvengono sulla Terra sono dovuti al loro operare. In tutte le forze della natura dobbiamo vedere le azioni degli esseri disincarnati. Ciò che l’uomo non può fare qui sulla Terra, lo compie nel periodo che vive tra la morte e una nuova nascita.

Lo sviluppo dello spirito, inoltre ci rende meno dolorosa la separazione da coloro che amiamo, perché così apprendiamo che l’esserne divisi ha origine solo dalle limitazioni fisiche e che nello spirito potremo ritrovare la via verso di loro.

Articoli nella sezione: I legami tra i vivi e i morti

I legami tra i vivi e i morti

Parleremo della vita dell’essere umano nel mondo spirituale (in sanscrito si definisce con la parola Devachan) tra due incarnazioni. Prima di tutto bisogna ricordarsi, che questa vita non si svolge in un luogo diverso da quello in cui ci troviamo ora, infatti il mondo spirituale, il mondo astrale e il mondo fisico sono tre sfere che si interpenetrano a vicenda. Quel che distingue il mondo spirituale dal mondo fisico, è che al suo attuale grado di evoluzione, l’uomo è provvisto di organi che percepiscono ciò che è fisico, ma non di organi in grado di percepire lo spirituale. Immergiamoci ora nell’ anima di un essere umano che si trovi tra due incarnazioni: egli si trova nello stato spirituale, ma non … leggi tutto

L’importanza del sapere spirituale nella vita dopo la morte

Morire in realtà è solamente uscire dalla coscienza del corpo fisico. Quando siamo passati attraverso le porte della morte, la nostra sapienza e la nostra vita continuano e anzi diventiamo più capaci e questo è un fatto di cui gli uomini dovrebbero compenetrarsi. Dei pensieri che ci siamo elaborati qui sulla Terra, ci nutriamo per tutto il tempo tra la morte e una nuova nascita: in questo periodo infatti potremo avere immaginazione, ispirazione, intuizione, ma non potremo più avere i pensieri.
La salvezza della Terra, perciò dipende anche dal fatto che l’umanità nel presente non trascuri di formarsi pensieri sui mondi spirituali. Escludere il sapere riguardo ai mondi spirituali durante la vita sulla Terra, vuol dire rendersi ciechi in senso animico, … leggi tutto

I morti sono esseri spiritualmente viventi

Anche coloro che sono morti prima di noi possono aiutarci. Molti sanno infatti benissimo che devono ringraziare i loro morti per le conoscenze spirituali acquisite. I nostri pensieri sono qualcosa di reale anche per loro. Essi percepiscono infatti la luce della verità spirituale, per cui la cosa più bella, il regalo più grande che possiamo fare, è leggere per loro qualcosa che abbia un vero contenuto spirituale. In questo modo, il pensiero luminoso si solleva verso i morti, fino alle regioni dello Spirito, mentre essi irradiano le loro forze giù sui viventi. Noi dovremmo pensare, parlare, agire con la coscienza di poter reggere lo sguardo dei nostri morti.
I migliori lettori per i morti sono gli esseri umani che hanno vissuto … leggi tutto

Nel futuro riusciremo a vedere coloro che sono morti

Tutti gli uomini che sono giunti alla morte per causa di una catastrofe naturale, (terremoti, eruzioni vulcaniche, ecc.) saranno nella prossima incarnazione i migliori spiritualisti. La loro morte violenta, rappresenta infatti ciò che ha spezzato definitivamente gli ultimi legami con il materialismo. Morire giovani per colpa di un avvenimento esterno, rafforza per la prossima vita, la forza animica dell’intelletto pensante. Morire per malattia, rinvigorisce la forza del volere per la vita seguente. Se siamo vissuti sulla Terra fino alla vecchiaia, allora saremo portatori di spiritualità nel mondo fisico, nello stesso modo in cui saremo portatori di fisicità nel mondo spirituale se moriamo ancora giovani.
Attraverso l’esperienza dell’infelicità, dobbiamo crearci il pareggio per le azioni sbagliate. Se un’anima durante la vita ha … leggi tutto

LA CO DE IN A - VOL. 3
Un farmalibro con 5 principi attivi per gestire i conflitti biologici e prolungare la qualità della vita dopo la comprensione delle Leggi Biologiche scoperte dal dr. R.G. Hamer. ...per tutti!
di Claudio Trupiano

LA CO DE IN A - Vol. 3

Un farmalibro con 5 principi attivi per gestire i conflitti biologici e prolungare la qualità della vita dopo la comprensione delle Leggi Biologiche scoperte dal dr. R.G. Hamer. ...per tutti!

di Claudio Trupiano

1.0 Denominazione del Farmalibro: LA CO DE IN A

2.0 Composizione qualitativa
Sinergia di 5 principi attivi sintetizzati nel laboratorio della Natura. I principi sono ripartiti per capitoli e contengono in dosi proporzionate Lavoro - Conoscenza - Destrutturazione - Intenzione - Amore

3.0 Eccipienti
Le 5 Leggi Biologiche scoperte dal dr. Hamer, presupposti essenziali per il rilascio e l'assimilazione del Farmalibro.

4.0 Indicazioni terapeutiche
LACODEINA è stata scoperta in Natura. Non è brevettabile, perché è un bene dell'Umanità, ma può essere assunta solo da persone libere. Agisce rapidamente per la risoluzione dei conflitti biologici e contribuisce all'allungamento della vita in benessere e salute.

5.0 Posologia e modo di assorbimento del Farmalibro
La dose consigliata è di 3-5 pagine al giorno lontano dai pasti, altrimenti si sporcano le pagine. Si consiglia la ripetizione delle dosi a intervalli giornalieri per mantenere e rinforzare l'azione dei principi attivi. In caso di sintomi di depressione dovuti al mal di vivere ripetere le dosi, sino a un massimo di 20 pagine al giorno, Non eccedere le dosi consigliate, altrimenti si rischia di non morire più. Consigliata la prescrizione alle persone che amiamo.

6.0 Controindicazioni
La lettura approfondita e prolungata può creare Indipendenza. LACODEINA non è consigliata a chi pensa che la salute sia delegabile a terzi e a chi crede che la salute sia un diritto e non un dovere. Non serve la prescrizione ai bambini fino all'età di 4 anni, solo perché dispongono di LACODEINA naturale. A partire dai 5 anni possono manifestarsi i primi sintomi di deviazione sociale. In questo caso far assumere al più presto il farmalibro ai genitori, unici responsabili. LACODEINA è consigliata durante la gravidanza, ne beneficia la mamma.

7.0 Effetti collaterali
Più dosi giornaliere possono causare la sintesi del fattore GV - la gioia di vivere. Senza lasciarsi prendere dal panico della gioia, basta sintonizzare il televisore su un telegiornale qualsiasi e il fattore GV si riduce. L'assunzione prolungata della LACODEINA può provocare effetti di risveglio da ipnosi collettiva e quindi rigetto verso ogni sistema di condizionamento esterno, con possibili raptus di rabbia verso i manipolatori di menti. In presenza di questi effetti collaterali non chiamare il medico.

8.0 Scadenza
Il Farmalibro non ha scadenza, ma deve essere assunto in tempo utile per beneficiare degli effetti terapeutici, soprattutto prima che le recidive conflittuali ne rendano inutile l'utilizzo.

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