Felicità e benessere

La felicità dipende dal benessere? Non sembra che all’interno di una nazione, essere ricchi renda più felici. Essere molto ricchi non rende molto più felici che l’essere moderatamente ricchi. Anche se, dalla seconda guerra mondiale ad oggi, ci sono stati notevoli miglioramenti nel benessere, e il benessere è uno dei fattori a cui comunque si associa la felicità, il senso di felicità delle persone non si è accresciuto più di tanto….

Miniguida a un'Economia Felice

di Francesco Sarracino

Groucho Marx diceva: "Ci sono cose molto più importanti del denaro nella vita. Il problema è che sono maledettamente care". Insomma, non ci può essere felicità senza ricchezza e non ci può essere più felicità senza maggior ricchezza.

E se Groucho Marx si fosse sbagliato? Dopo la Seconda guerra mondiale, i Paesi industrializzati hanno sperimentato una crescita economica senza precedenti. Eppure, la felicità nelle società moderne non è cresciuta. Anzi.

Questa è in buona sostanza l'essenza del Paradosso di Easterlin: la crescita economica non è durevolmente accompagnata da un miglioramento del benessere delle persone.

Dunque, se non il reddito, cosa spiega le variazioni del benessere nel tempo e le relative differenze tra Paesi?

Alcuni studi recenti suggeriscono che il capitale sociale gioca un ruolo centrale per il benessere delle persone.

Questo lavoro illustra la relazione tra capitale sociale, crescita economica e benessere nel tempo e le relative implicazioni di politica economica.

L'esperienza concreta e trentennale di Mondo di Comunità e Famiglia, qui raccontata e declinata in termini di "economia della felicità", sta a dimostrare come tutto ciò sia possibile, anche e proprio oggi nell'epoca della "turbo finanza speculativa". Ebbene sì: un'alternativa è possibile!

La Miniguida è a cura di Mondo di Comunità e Famiglia , un'associazione di promozione sociale nata nel 2003 con l'intento di avvicinare tra loro tutte le esperienze di vita che sono scaturite dalla comunità di Villapizzonea Milano, avviata nel 1978 da Bruno ed Enrica Volpi insieme a Massimo e Danila Nicolai e ad un gruppo di Padri Gesuiti.

Le testimonianze qui presentate di Bruno Volpi, Giulia Oriani, Danila Zampieri, Massimo Nicolai, Betta Sormani e Tullio Cottatellucci sono coadiuvate dalle riflessioni teoriche di Francesco Sarracino, laureato a Siena, diplomato a Firenze, economista, ricercatore e docente presso il CEPS/INSTEAD Centro di Ricerche Sociali di Lussemburgo.