Intelligenza emotiva: il sale della vita
di Valeria Zacconi
Per la neurobiologia le emozioni sono un comportamento e scaturiscono da un evento che ‘colpisce’.
Dal punto di vista evolutivo, sono risposte fisiologiche volte all’ottimizzazione delle nostre azioni nel mondo circostante. Le emozioni fondamentali o primarie, schematicamente sono: rabbia, paura, gioia, tristezza, disgusto e sono trasmesse al cervello dal sistema limbico (una serie di strutture neuronali di cui fanno parte l’ippocampo, il giro del cingolo, il talamo anteriore e la ghiandola amigdala), che risiede nella neocorteccia, al centro del cervello. Le emozioni cognitive, secondarie o superiori, come amore, senso di colpa, imbarazzo, orgoglio, gelosia, vergogna, invidia, sono meno ‘spontanee’ delle prime, e legate all’apprendimento e all’esperienza personale, e sono ‘innescate’ a livello della corteccia.
Le emozioni, siano esse positive o negative, sono mediatori complessi fra mondo esterno ed interno e variano da soggetto a soggetto in base alla loro piacevolezza o meno, alla compatibilità con i sistemi di credenza o norme sociali di riferimento… ma non sono attivate su una base oggettiva (l’evento in sé), quanto dalla lettura che ognuno ne dà in un dato momento e che agganciano o generano ciò che la moderna psicologia chiama un ‘risentito’.
Qui entra in gioco l’Intelligenza emotiva (descritta dagli anni ’80 da “Daniel Goleman”), secondo cui le persone possono gestire e canalizzare le proprie emozioni (fino all’estremo, soffocante controllo), oppure lasciarsi andare emotivamente alle emozioni (fino all’estremo dominio di queste ultime sui vari aspetti esistenziali).
Un’efficace immagine offerta dalla filosofia buddista, parla di cavallo (le emozioni) e cavaliere (l’uomo emotivamente ‘intelligente’, il cavaliere della ‘via di mezzo’), che dovrebbe gestire l’energia del primo e non farsene travolgere.
Questa ‘Intelligenza emotiva’ si connette direttamente con l’Intelligenza Intrapersonale descritta da “Howard Gardner”, poiché presuppone la consapevolezza dei propri stati d’animo e della loro portata; la valutazione assennata delle proprie risorse fisiche e psichiche di fronte all’evenienza (anche emozionale) che ci si presenta.
Va da sé che una buona competenza emotiva, non solo porti a provare emozioni appropriate al contesto, ma anche a gestirle adeguatamente, fornendo risposte coerenti con la situazione personale, tenendo conto anche dell’interlocutore, per evitare fraintendimenti. E qui entra in gioco l’Intelligenza Interpersonale.
L’efficacia dell’Intelligenza, in campo sia affettivo sia lavorativo (le due cose non sono, in realtà, disgiunte), risulta da una sorta di combinazione di questi tre livelli (emotivo, interpersonale e intrapersonale), oltre che dalle reali competenze professionali e da una matura autostima; senza uno di questi elementi è difficile creare ben-Essere con sé stessi. Fondamentale è la connessione con la propria mente, il proprio corpo, il proprio cuore e la propria anima (o spirito).
L’equilibrio con le proprie emozioni è più frutto di allenamento che semplice ‘dono’, anche se c’è chi è più o meno ‘attrezzato’. Ognuno di noi è chiamato, in un certo senso, a completare l’opera della propria creazione, la vita(lità) è flusso, dinamica, ricerca, non è mai acquisita per sempre e non è statica. Le competenze emotive maturano al ‘sole’ positivo della ricerca (di consapevolezza) e della speranza e sono nutrite da compassione e fiducia (che per alcuni è Fede).
Gli strumenti per l’efficacia personale e l’interazione efficace della nostra personale vibrazione con l’ambiente esterno, sono dati da una miscela di predisposizioni (talvolta anche pre-natali), disponibilità al cambiamento e autoriforma; in un’ottica di ascolto dell’altro e di una saggia contestualizzazione delle reazioni proprie e altrui.
Articolo inviato a FisicaQuantistica.it direttamente dall’autrice
Articolo di Valeria Zacconi, web:http://consulenzeingrafologia.it
Valeria Zacconi – Diplomata nel 1985 presso la Scuola Superiore di Studi Grafologici di Urbino, con specializzazione in grafologia peritale. Iscritta all’elenco degli Esperti e periti del Tribunale di Firenze.
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