Diventare aspiranti
a cura del Dr. Mario Rizzi
Come si diventa aspiranti?
In teoria si dovrebbe incominciare dalle cose più semplici ma, sfortunatamente, molti vogliono passare subito alle cose complicate, come aprire i chakras, leggere libri tediosi o peggio assistere ad interminabili seminari sull’argomento. Altri vogliono gettarsi ai piedi di un Maestro o ripetere e ripetere all’infinito un mantra segreto. Le cose più semplici invece non interessano, perché sono anche le più dure da mettere in pratica, e sono rappresentate dai suggerimenti concernenti il dominio della personalità: come il non giudicare, il non rubare (nel senso più ampio del termine) e il non comportarsi male con il proprio prossimo. E poi la necessità di coltivare incessantemente all’interno del proprio cuore, un briciolo di fede: una piccola fiammella senza la quale, non potremmo mai realizzare la Luce e trovare il benessere e la pace del cuore. Quando si parla di fede, si intende anche la speranza fiduciosa nella possibilità di realizzarsi, di arrivare magari nel tempo, al traguardo finale della propria realizzazione spirituale.
Oltre alla fiducia in Dio, al servizio disinteressato e all’adattabilità, vengono chiesti all’aspirante dei sacrifici strettamente personali, che servono a purificare i suoi veicoli, affinché recepiscano meglio le influenze spirituali. Per la purezza del corpo fisico, ad esempio, viene richiesta una alimentazione che non contenga prodotti derivati dalla morte degli animali (nostri fratelli minori), e neppure sostanze nocive come gli alcolici, il fumo e le droghe.
Fino a quando la divinità non sia stata espressa nella propria famiglia e fra coloro che ci conoscono bene, i nostri amici abituali e conoscenti, non si può sperare che essa si esprima altrove. Dobbiamo vivere come figli di Dio, nella situazione magari poco interessante, monotona e talvolta sordida, in cui il destino ci ha posti. Il luogo in cui ci troviamo è quello da cui comincia il nostro viaggio, non il posto da cui evadere. Questa è la nostra prova e questo è il nostro campo di servizio.
Molti aspiranti seri e sinceri, pensano che potrebbero influenzare il loro ambiente e manifestarsi divinamente se avessero una casa diversa, un ambiente o una condizione differenti, un matrimonio diverso, più denaro, più tempo libero o una salute migliore. Una prova è qualcosa che cimenta la nostra forza, per vedere di quale tipo essa sia, fa appello al massimo che è in noi e ci rivela i nostri punti deboli e cedevoli. Abbiamo esattamente il tipo di corpo e le condizioni fisiche, mediante le quali la divinità che è in noi può esprimersi, ed anche i contatti ed il tipo di lavoro necessari, per permetterci di compiere il prossimo passo avanti sul sentiero del discepolato, il prossimo passo verso Dio.
Fino a quando il sentiero della vita non sarà percorso con gioia, silenziosamente e senza autocompassione nella cerchia famigliare, nessun’altra lezione od opportunità ci sarà offerta. Molti aspiranti ben intenzionati, hanno anche bisogno di capire, che sono essi stessi responsabili di gran parte delle difficoltà che incontrano. Solitamente il motivo risiede nel loro egoismo spirituale. Parlano cioè troppo di sé stessi e delle loro aspirazioni. Vogliono si sappia che stanno meditando. La casa deve essere perciò silenziosa e nessuno deve disturbarli, ma in verità la meditazione è un processo da svolgersi segretamente, silenziosamente e regolarmente, nel tempio segreto della propria mente.
Dobbiamo camminare silenziosamente con Dio e mantenere nello sfondo la nostra personalità, dobbiamo organizzare la nostra vita in modo tale da riservare il tempo necessario alla coltura della nostra Anima, ma al tempo stesso adempiere in modo perfetto alle nostre responsabilità e ai nostri obblighi. L’autocommiserazione e l’eccesso di parole sono gli scogli che fanno naufragare tanti aspiranti.
Se si soffre ancora di gelosia, di complessi, di ambizioni, è normale che riesca difficile meditare ed essere contenti di sé stessi. Se cercherete di coltivare le qualità descritte, scoprirete a poco a poco, che riuscirete ed eliminare questi tratti disarmonici che rimangono in voi e vi sarà anche più facile praticare i vostri esercizi spirituali. Arriverà un giorno in cui la pratica di queste virtù sarà diventata automatica, ogni vostro gesto sarà infatti una piccola meditazione, e riuscirete a scorgere la vera realtà, celata dietro all’apparenza delle cose. Sbarazzatevi dunque dei complessi che ancora vi limitano e vi sviano! Liberatevi da tutte queste limitazioni!
Tratto dalla dispensa “I Maestri di Saggezza” a cura del Dr. Mario Rizzi
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