Siamo esseri spirituali rivestiti di un bio-corpo
I filosofi pitagorici ritenevano che il corpo fosse la prigione dell’anima, le religioni, poi, nel corso dei secoli hanno affermato con forza la componente spirituale dell’essere umano. In epoca contemporanea, la scienza si è spinta ad ipotizzare che la coscienza umana sia indipendente dal corpo.
La scienza, finalmente, sta allargando i propri confini oltre i limiti del corporeo, per cominciare ad esplorare, nell’ambito della fisica quantistica, la possibilità che la coscienza umana sia una realtà sussistente al di là del corpo fisico.
Molte persone descrivono William A. Tiller – professore emerito di Scienza e Ingegneria dei Materiali, presso la Stanford University – come uno scienziato in anticipo sui tempi. Tiller si è guadagnato la sua reputazione accademica per il suo lavoro scientifico nel campo della cristallizzazione. Ma le sue riflessioni più intriganti fanno riferimento a idee che vanno molto oltre le teorie scientifiche convenzionali sulla natura della coscienza umana: egli ipotizza l’esistenza di energie sottili che vanno al di là delle quattro forze fondamentali (la forza gravitazionale, la forza elettromagnetica, la forza nucleare debole e la forza nucleare forte), le quali lavorano in concerto con la coscienza umana.
Tiller, è convinto che la nostra mente e le nostre emozioni possano evolvere in modo da poter influenzare la nostra vita quotidiana, e persino modificare fisicamente la realtà. Ovviamente, si tratta di idee che affondano nella teoria quantistica della realtà, e quindi di una vera e propria sfida per la comunità scientifica ortodossa.
I pensieri possono cambiare la realtà?
Tiller considera gli esseri umani come esseri spirituali rivestiti di un bio-corpo, dotati, inoltre, di enormi poteri di cui non sono nemmeno consapevoli. Egli ritiene che la nostra coscienza sia un sottoprodotto che viene a generarsi quando lo spirito entra nella materia densa. Tiller, che ha trascorso ben 34 anni nel mondo accademico, dopo essere stato per nove anni fisico consultivo presso i Laboratori di Ricerca Westinghouse, ha pubblicato oltre 250 lavori scientifici convenzionali e numerosi brevetti. Parallelamente, da oltre 30 anni, ha condotto un rigorosissimo studio sperimentale e teorico nel campo della psicoenergia, materia che probabilmente diventerà parte della fisica di domani.
Il professor Tiller sostiene che la scienza classica è spesso troppo limitata per spiegare la complessità del reale. Ad esempio, la nostra comprensione della coscienza è limitata perché l’attuale paradigma è legato essenzialmente alla prospettiva dello spazio-tempo. Egli afferma: “Non si può usare lo spazio-tempo come quadro di riferimento per comprendere la coscienza. Bisogna espandere i sistemi di riferimento in modo da poter cominciare a vedere cosa essa significhi, e come interagisca con la realtà fisica grossolana”. Secondo Tiller: “La nostra coscienza interagisce con la realtà attraverso il nostro bio-corpo: la nostra natura spirituale si esprime così su più livelli: fisico, emotivo, mentale”.
Afferma ancora il professore: “Veniamo al mondo inseriti in questo mega contenitore fisico chiamato Universo, per crescere in coerenza, sviluppare i nostri doni e diventare ciò che abbiamo intenzione di diventare. L’Universo è la scuola in cui impariamo a esprimere il nostro libero arbitrio, facendo delle scelte e accettandone le conseguenze. Queste scelte partecipano alla creazione del nostro presente e del nostro futuro, offrendoci anche la possibilità di comprendere e guarire i danni collaterali conseguenti a tali scelte. Per essere in grado di esplorare i nostri pieni poteri, dobbiamo prima capire chi e cosa siamo“.
E’ chiaro che per Tiller siamo molto più che carne e sangue: “Siamo tutti spiriti che vivono un’esperienza fisica. Siamo inseriti in questo enorme simulatore che è l’Universo, ove rappresentiamo, costituiamo esattamente il prodotto delle nostre azioni, dei nostri pensieri e atteggiamenti. In questo simulatore siamo mortali dal punto di vista corporeo, ma essenzialmente indistruttibili dal punto di vista della coscienza”.
Per realizzare noi stessi in questa vita, e quindi influenzare la nostra realtà fisica, dobbiamo prima trovare lo scopo della nostra vita. “Bisogna dare un senso alla vita, ed essere disposti a sospendere il giudizio. Essere individui aperti e imparare il più possibile su se stessi, sugli altri e sul mondo. Con la meditazione è possibile spingersi ad esplorare la propria interiorità“ afferma ancora il professor Tiller.
La scienza psicoenergetica inaugurata da Tiller, assumendo le idee della Teoria Quantistica, afferma essenzialmente che la coscienza umana e la realtà fisica si influenzano reciprocamente, e che il fine della vita fisica sia quello di imparare a conoscere se stessi, gli altri e il mondo. La ricerca del professor Tiller è riassunta da lui stesso con un pensiero del Buddha: “Tutto ciò che siamo è il risultato di ciò che abbiamo pensato”.
Fonte: http://gold.libero.it/Stella112/12908144.html
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