Visione catastrofica e Vampirismo Energetico: come difendersi
di Michela Ruffino
Numerosi e terrificanti sono gli scenari del nostro prossimo futuro che vengono spesso diffusi per creare terrore o talvolta con l’ingenuo intento di fare del bene, di prepararci al peggio.
Non discuto del fatto che alcuni di essi possano verificarsi, ma nel mentre abbiamo una vita da vivere al meglio delle nostre possibilità. Mi scrive accorata una lettrice alla quale hanno mostrato una serie di eventi drammatici che colpiranno l’umanità e in funzione di questo ha passato una giornata intera nella paura, nel buio interiore, senza riuscire a distaccarsene. Chiedendomi aiuto ho pensato che queste informazioni possano interessare anche altre persone: quali sono i risvolti negativi delle visioni catastrofiche e come uscirne. Potremmo scrivere tomi su tomi a riguardo, per essere d’aiuto però ho cercato la sintesi in questo articolo.
Premetto che la situazione non è rosea e che abbiamo da tribolare per un po’: lo comprende chiunque, senza necessità di rivolgerci a veggenti. Tuttavia ciascuno può scegliere per sé come vivere questi tempi.
Il Vampirismo Energetico
Quando qualcuno ci racconta il prossimo scenario negativo, qualora ne restiamo abbindolati, ciò che succede in noi è una perdita di energia attraverso la paura, o la rabbia, che proviamo. La nostra energia va a nutrire il serbatoio dell’inconscio collettivo, dove ristagnano emozioni e pensieri della stessa frequenza. Diventiamo nutrimento per gli oscuri ed andiamo ad alimentare le eggregore negative, quelle forme pensiero che sembrano, dico sembrano, avere vita propria, che si infilano nei nostri pensieri non appena siamo meno vigili, entrando in risonanza con le nostre ferite profonde, confondendoci e depauperandoci. Ci sentiamo spossati, facciamo pensieri ossessivi, il nostro corpo cala nelle sue difese, non solo energetiche ma anche immunitarie – altro scopo di chi si arricchisce sulle nostre emozioni.
A tal proposito, senza voler scomodare oltremodo il mondo esoterico, il nostro apparato psicofisico di fronte ad uno spavento, ad esempio un pericolo che sta effettivamente accadendo, per salvaguardare la vita manda il sangue in periferia, negli arti, per combattere o scappare; produce cortisolo ed altre sostanze necessarie ad affrontare istantaneamente la situazione; disattiva il sistema immunitario, che è quello più dispendioso da mantenere attivo, in modo che abbiamo energia per affrontare il pericolo; si attiva il subconscio, più veloce e reattivo della nostra mente razionale. Quando viviamo costantemente in uno stato di paura, laddove fra l’altro la mente non distingue il reale dall’ipotetico, il nostro corpo vive senza scudo, quasi completamente collegato al subconscio piuttosto che alla parte razionale del pensiero.
I sintomi che mostrano che ci siamo agganciati ad una eggregora sono chiari: debolezza, tristezza, mancanza di speranza, confusione, agitazione, un velo appanna anche le cose più belle del nostro quotidiano, gli altri ci appaiono lontani, chiunque provi a tirarci su sembra sfocato. Fateci caso che con difficoltà si riesce a pregare o meditare in questi stati, anzi più si prova e peggio sembra essere. In contemporanea, più pensiamo al probabile evento nefasto, più ne parliamo con altri, per scrollarcelo di dosso o per prepararci, e così a catena si diffonde l’informazione: diventiamo batterie di energia.
Alimentiamo quella visione, la nutriamo, aumentando la possibilità che essa accada, più siamo ad aspettarci che quella cosa accada e maggiore è la probabilità che si manifesti. Le visioni catastrofiche, fra l’altro, le prendiamo dalla storia passata, quindi ai pensieri abbiamo collegate anche delle emozioni che si risvegliano nel nostro apparato psico-fisico, essendo esso il prodotto genetico dei nostri avi. Conserviamo memorie antiche, ma le memorie appartengono al passato, non al futuro! Ma a noi, nel momento in cui immaginiamo, sembra tutto così reale e qui sta la maggior parte del nostro potere creativo.
La fisica quantistica ha dimostrato ciò che la spiritualità conosce da millenni. Negli ultimi tempi le scoperte della scienza, ricordatevi bene, sono solo conferme di ciò che noi sappiamo dalla Notte dei Tempi. Il simile attira il simile, l’osservatore influenza l’osservato, etc. Nuovi modi di dire che noi siamo Uno con la realtà che viviamo. La chiamano Risonanza, Legge dell’Attrazione, ma è una realtà energetica e fisica (tutto è energia) che ha bisogno di conferme solo per chi ha dimenticato. Cosa fare dunque?
Evitiamo di essere cibo. Siamo produttori di energia, cerchiamo di dirigerla per nutrire i sogni, non gli incubi, e semmai sostenere il presente, piuttosto che il futuro. Ecco alcune pratiche che suggerisco sia quando apprendiamo una informazione negativa, sia “nella vita di tutti i giorni”.
Cosa Fare
Sotto attacco psichico dell’informazione: il primo passo fondamentale è accorgersi, accorgersi di come ci sentiamo. Le emozioni sono ottime sentinelle e il nostro corpo ne è custode. Tremolio alle gambe, vista offuscata, mal di pancia, tensione alle spalle, groppo in gola, confusione, pensieri ossessivi, ognuno ha i suoi sintomi. Sembra banale, ma non lo è. Spesso siamo risucchiati in stati emotivi aberranti per ore. Questa mancanza di consapevolezza è dovuta alla nostra attrazione verso il film mentale che ci facciamo di continuo, una fedeltà cieca al nostro narratore interiore.
Quando siamo in grado di stare nel qui ed ora, ci accorgiamo subito di cosa ci attraversa. Non appena vi accorgete dello stato emotivo in cui vi ha gettato una informazione, allora distraetevi, o meglio dedicatevi a qualcosa di migliore per voi. Non c’è nulla di male a far cadere nel vuoto una informazione. Abbiamo questa credenza che se evitiamo di pensare a qualcosa che ci preoccupa siamo irresponsabili e dunque ci accadrà qualcosa di peggiore. Prendete nota che l’iper-controllo non vi ha mai protetto dai fatti della vita. E non c’è cosa peggiore che provare a controllare un evento che non è ancora accaduto!
La tentazione in cui cadiamo è che “se ci penso e ci ripenso lo risolvo, se lo immagino mi preparo”, ma in verità non facciamo che stare male in questo modo. Cercare di risolvere o di combattere una informazione, così come una emozione, non fa che aumentarne la potenza. Tagliate corto, lasciatela morire, non immaginate come potrebbe essere: alzatevi dal letto, uscite di casa, mettete la musica, dedicatevi all’arte, trovate il vostro modo sano di staccare dall’immaginazione negativa e di tornare al Presente.
Per chi è credente, può affidare il proprio stato alla Fonte. Usate l’immaginazione in vostro favore: la mente non distingue il reale dall’ipotetico. Se vi dico “succo di limone”, a molti gli si strizza la lingua. Esattamente come quando immaginiamo una situazione negativa il corpo produce cortisolo, aumentano le palpitazioni e quanto vi ho già ricordato sopra, dunque è reale per il corpo, così quando visualizziamo gesti di guarigione si attivano processi biochimici che favoriscono il benessere. Dunque immaginate di sciogliere dei cordoni energetici collegati al vostro campo aurico. Potete farvi aiutare da animali totem o altre figure per voi importanti, spiriti guida, avi, antiche forme benevole che nel vostro immaginario vi rassicurano. Ed oltre alla mente usate il corpo: immergetevi nella natura. Se non potete, chiedetevi cosa vi impedisce adesso o a fine giornata di abbracciare un albero. Vorrei che pensaste seriamente a cosa vi impedisce di abbracciare oggi un albero, in quale serie di impegni vi siete fatti inscatolare, dove è finita la vostra libertà.
Potete aggiungere delle frasi di sostegno. Una che adoro di Louise Hay è “solo del Bene può venire da questa situazione”. Quando pronunciate queste parole con Fede qualcosa accade. Dal vostro profondo qualcosa si muove e vi porterà sentimenti e visioni nuove. Naturalmente spesso si attivano i nostri mostri interiori quando diciamo frasi di simile potere, per questo è necessario essere consapevoli quanto più possibile delle proprie credenze rispetto alla Vita, a Dio, a chi siamo e cosa ci facciamo qui.
A tal proposito, vorrei solo accennare, perché meriterebbe grandi approfondimenti, il potere della preghiera, anche svolta in gruppo. Pregare non da vittime imploranti, ma da co-creatori, può essere una bellissima pratica non solo per gli effetti benevoli che essa comunque spesso produce (approfondire con Gregg Braden e Lynn McTaggart), ma anche per l’esperienza di comunione che andiamo a vivere con altre persone. Quello che ci porteremo a Casa non sarà aver vinto questo o sconfitto quello, ma l’esperienza di Amore che abbiamo fatto nel mentre.
Quando è Vero per Voi…
Se l’informazione che vi arriva vi risuona, è verità per voi, vi sentite bene, anche se è negativa. Si accende in voi il prossimo passo. È qualcosa di sottile, un richiamo dell’Anima ma che non parte mai da una emozione negativa, da uno stato confusionale. Siete quasi sollevati di averlo saputo, perché finalmente siete pronti a fare un passo di cui avevate avuto visione o desiderio tempo addietro. Con estrema chiarezza, senza dubbi, vi appare nel vostro schermo interiore una soluzione, una intuizione. Come nel libro (anche film gratuito su Youtube) “La Profezia di Celestino”: una strada alternativa vi appare più luminosa, incontri sincronici e segni si fanno palesi, senza sforzo.
Non fate scelte in stati di agitazione. Abbiate la pazienza di ritrovare la centratura. Imparate a stare fermi quando siete agitati, è segno di maturità. Come accade tutto questo? Stando nel presente. Questo articolo potevo risparmiarmelo rispondendo alla mia lettrice con “stai nel presente”. Non c’è nulla di più potente. Il paradosso è che essendo costantemente rapiti dal nostro telecronista interiore, dobbiamo ricordarci di stare nel presente, attraverso atti di Volontà e di Fede, disabituandoci ad alimentare i film sul passato e sul futuro.
Per gli Aspiranti Alchimisti
Per le persone più avanti nel percorso spirituale: sfruttate l’energia “negativa” che vi arriva per aumentare lo stato di Presenza. Mettete le emozioni, che vi suscitano certe informazioni, all’interno del Athanor: risvegliate l’alchimista che è in voi. Attraverso la Presenza, senza giudizio, trasformate il piombo in oro, sentite come l’emozione si dissolve, con pazienza. Scoprire le vostre paure più recondite e amate profondamente…
Restate “Accesi”
Praticate tutti i giorni. Sì tutti i giorni dobbiamo avere delle nostre pratiche personali. Non possiamo pretendere di affrontare le prove della vita, che siano anche solo emotive, partendo da scarichi, da disconnessi. Sembra che ci svegliamo solo quando riceviamo qualche botta! Dobbiamo restare accesi amici, anche quando tutto è tranquillo. Scivolare nella routine, nel sonno, è un attimo.
È necessario mantenere un contatto attivo con la Fonte, con la nostra saggezza interiore, quotidianamente. Non è affatto faticoso, perché non è un dovere. Quando avete assaggiato la comunione con lo Spirito, ne avete sempre fame. Naturalmente per chi si accinge adesso ad iniziare una pratica di benessere psicofisico e spirituale si accorgerà di un po’ di abitudini negative da cui liberarsi ed inizialmente ci vorrà tanta buona volontà, uno sforzo alchemico necessario.
Sappiate che nessuno vi verrà a salvare, ma molti aiuti e sostegni arriveranno quando iniziate ad attivarvi. Quando termino i percorsi di aiuto con le persone chiedo sempre loro di stilare la propria ricetta del benessere, di segnare quali sono state le pratiche svolte insieme che hanno funzionato, e mantenerle attive al di fuori del percorso, nei mesi che verranno.
Ricordate sempre di mantenere l’equilibrio fra Spirito e Materia, dedicando del tempo sia alla preghiera, meditazione, visualizzazione dei chakras ad esempio, Reiki ed altre pratiche energetiche, sia al corpo, attraverso una alimentazione sana, innanzi tutto a km 0 e di stagione (la natura sa meglio di noi cosa occorre al nostro corpo in ogni stagione), camminare, creare con le mani forme artistiche, etc. Allo stesso modo la mente va nutrita con pensieri sani. Giusto per dirne una: non lamentatevi per una settimana e vedrete accadere miracoli nel vostro quotidiano. Praticate la gratitudine ogni giorno e ritroverete il benessere nell’arco di istanti. Inizialmente utilizzare un diario sul quale scrivere i propri quesiti interiori può essere un ottimo modo per connettersi con la propria Saggezza interiore.
Una parola importante è ritmo: il ritmo vi sostiene, avere uno o più appuntamenti quotidiani diventa uno stile di vita nutriente, in grado di rendere il vostro terreno interiore fertile di intuizioni e aspirazioni degne di questa opportunità di vita. Altrimenti viviamo da intossicati, e da morti dentro ce ne andiamo.
Per Concludere
Ci saranno eventi, come già nel nostro piccolo abbiamo vissuto, che non possiamo governare, nemmeno se ci mettessimo tutti in coro ad alimentare uno scenario diverso. Questo ci dovrebbe rasserenare, non possiamo avere il controllo su tutto. Ogni tanto diciamolo: “non sono nessuno”. Se vi sentite liberati da un peso lo state dicendo in modo sano, se vi deprime allora il vostro modo è distruttivo. Raffaele Morelli, noto psichiatra che parla di Anima, consiglia di dirsi ogni tanto: “sono qui e non ho nulla da dirmi”. Suggerisco vivamente le sue letture e video in questo momento, è un ottimo raccordo fra sana spiritualità e buona psicologia.
Sappiate scorgere gli ostacoli della vita come un segnale che vi conduce al vostro miglior destino. E ricordiamoci che non siamo qui per diventare immortali nel corpo. Qualsiasi sia la nostra prova, cerchiamo di metterla sul piano dell’Anima, restiamo fedeli a lei, ce ne andremo migliori, sarà valsa la pena di aver vissuto sfide che non possiamo impedire ma che la nostra Coscienza può trasmutare.
Articolo di Michela Ruffino
Fonte: https://www.michelaruffino.com/blog/visione-catastrofica-e-vampirismo-energetico-come-difendersi
Michela Ruffino

Michela Ruffino
Michela Ruffino* è ricercatrice spirituale, opera come Consulente olistico a Roma e on line. Michela accompagna le persone in alcune fasi della crescita esistenziale, quando si percepisce urgente la necessità di fare chiarezza, di scoprire le proprie risorse e i talenti, di ritrovare se stessi e di emanciparsi rispetto a schemi ed emozioni ostacolanti la propria relazione con la Vita. Il carisma di Michela risiede nella comunicazione: attraverso l’osservazione dei pensieri che influenzano la nostra realtà e l’accoglienza del potere alchemico delle emozioni, i colloqui con lei mirano al riconoscimento del divino che dimora nel Silenzio, qui ed ora, in ciascuno di noi.
Il suo libro, “Tiago e Il Goblin. Ricorda Chi Sei”, dedicato ad aspiranti alchimisti è ordinabile nelle migliori librerie oppure nelle migliori piattaforme on-line
Info Percorsi e Consulenze di Counselling Olistico:
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*Disclaimer. Michela Ruffino è Counsellor, professione della relazione di aiuto disciplinata dalla L. 4/2013. Ella non è psicologa, né psicoterapeuta, né medico generico, né medico psichiatra, pertanto gli incontri di Counselling, quanto i contenuti pubblicati nel web, non hanno finalità terapeutiche, di cura o di diagnosi riservate a tali figure professionali.
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E’vero…adesso voglio diventare “cacciatrice” di buone notizie, perchè mi sono accorta che proprio come i topi, tutte queste notizie catastrofiche stanno diminuendo la mia energia.
Spunti interessanti da condividere, grazie.
Straordinarie riprese del movimento interiore delle emozioni e pensieri con l’intento di aprire strade nella realizzazione della migliore versione di noi stessi, una saggezza sovrumana