Lilith in Sagittario: L’Influenza Astrologica sulla Geopolitica Mondiale – Un Viaggio nell’Anima del Tempo
di Rossano Sambo
Il cosmo è un vasto, inesplicabile specchio dell’anima umana, e ogni fremito stellare, ogni danza planetaria, risuona con un’eco profonda nelle fibre più intime della nostra esistenza collettiva. Negli ultimi tempi, un’ombra misteriosa ha attraversato il firmamento, un nome che sussurra antiche verità e paure ancestrali: Lilith in Sagittario.

Ma è davvero solo un transito astrologico, o piuttosto una chiamata, un urlo primordiale che squarcia il velo dell’illusione, rivelando la nuda, cruda realtà della nostra battaglia interiore ed esteriore?
Non illudetevi che i conflitti che scuotono la terra – dall’eco assordante di un attacco in Medio Oriente al sordo rombo dei carri armati in Ucraina, fino ai tumulti urbani che lacerano le metropoli – siano meri eventi politici o economici. No, cari cercatori di verità, queste sono le manifestazioni visibili di una guerra ben più antica, una contesa che si combatte sui piani sottili, tra forze che l’occhio non vede e la mente razionale fatica a concepire. L’astrologia, in questo contesto, non è una mera divinazione del destino, ma una cartografia dell’anima del tempo, un linguaggio simbolico che rivela la trama invisibile che lega l’individuo al collettivo, il micro al macrocosmo.
La “Dama Nera” e la Freccia Infuocata: Lilith e il Segno del Cercatore
Lilith, la “Dama Nera”, non è una “strega” da fiaba, né una semplice anomalia orbitale. È l’archetipo dell’ombra, del rimosso, dell’energia femminile primordiale e indomita che la coscienza patriarcale ha esiliato e demonizzato. È la voce che si leva dal profondo, la verità scomoda che rifiutiamo di guardare. Il suo ingresso nel segno del Sagittario, l’arciere, il filosofo, il cercatore di verità e il fanatico religioso, è un connubio esplosivo. Il Sagittario è il segno della fede, della legge, dell’espansione, ma anche del dogma e del proselitismo. Quando Lilith vi transita, non è forse un monito? Forse ci sta costringendo a confrontarci con l’ombra delle nostre stesse credenze, con la menzogna insita nel nostro desiderio di “verità assolute” imposte con la forza?
Alcuni potrebbero vedere in questo transito l’apertura di un “nuovo fronte di guerra”, l’ennesima riprova di un disegno cosmico inesorabile che ci condanna al conflitto. Ma i Maestri Ascesi ridacchiano sotto i baffi, un riso saggio e compassionevole. Dalle Letture Akashiche ci rimproverano bonariamente dicendoci: “Il cielo non è il vostro burattinaio! Le stelle non vi costringono, vi riflettono. Ciò che chiamate destino è solo la vostra inerzia, la vostra incapacità di svegliarvi al potere creativo che siete.” Se vi è un “rischio di degenerazione”, come si sente dire, non è forse perché il Sagittario porta in sé la tendenza all’eccesso, al fanatismo, a credere di possedere l’unica verità, la scintilla che accende gli incendi della guerra santa? Lilith in Sagittario non porta la guerra, ma smaschera la guerra che già dimora nel cuore di chiunque creda di avere il diritto di imporre la propria visione del divino.
La Danza di Saturno e Nettuno: Illusione e Realismo
Molti astrologi esperti accennano al transito congiunto di Saturno e Nettuno in Ariete come catalizzatore di “venti di guerra”. Saturno è il principio di realtà, della struttura, del limite; Nettuno è il regno dell’illusione, del dissolvimento, della spiritualità trascendente. In Ariete, il segno dell’azione impulsiva e dell’autoaffermazione, questa congiunzione può essere interpretata in molti modi. Potrebbe indicare la dissoluzione delle vecchie strutture (Nettuno) e la necessità di ricostruire una nuova realtà (Saturno) attraverso un’azione audace (Ariete). Oppure, e qui sta il punto debole dell’interpretazione puramente predittiva, potrebbe rivelare quanto le nostre “realtà” siano spesso costruite su illusioni.
Come diceva il Buddha, “Tutto ciò che siamo è il risultato di ciò che abbiamo pensato.” Se le nazioni sono coinvolte in conflitti apparentemente senza fine, non è forse perché le loro narrazioni, le loro “verità”, sono inquinate da illusioni di superiorità, da paure ataviche, da un senso di separazione che Nettuno, in modo distorto, alimenta? E Saturno, il grande maestro karmico, arriva per imporre il conto, per costringerci a confrontarci con le conseguenze concrete di quelle illusioni. Il “fallimento dei negoziati di pace” non è forse un riflesso della nostra incapacità di vedere oltre il velo delle nostre pretese e dei nostri attaccamenti?
Urano in Gemelli e la Croce dell’Inconsapevolezza: La Rivoluzione Silenziosa
L’imminente transito di Urano in Gemelli, che “porterà rivoluzione negli Stati Uniti” e impegnerà la cosiddetta “Croce dei Segni Mobili”, è un contesto che lancia una specie di ultimatum sulla sacrosanta necessità di risvegliare le nostre coscienze dopo millenni di sonno. Urano è il grande risvegliatore, il portatore di cambiamenti improvvisi, di rotture, di nuove consapevolezze. I Gemelli sono il segno della comunicazione, della mente, della dualità. Quando Urano vi entra, non è forse una scossa che attraversa il tessuto stesso della nostra percezione?
La “Croce dei Segni Mobili” (Gemelli, Vergine, Sagittario, Pesci) è associata all’adattabilità, ma anche all’inconsapevolezza, all’illusione e alla menzogna. Se questa croce viene “impegnata” da un transito così potente, non è forse perché siamo chiamati a trascendere la nostra stessa inerzia mentale?
La “rivoluzione” non arriverà necessariamente con i fuochi d’artificio o con le barricate in strada. Potrebbe essere una rivoluzione silenziosa, un risveglio interiore che ci costringe a mettere in discussione ogni singola “verità” che ci è stata imposta, ogni dogma, ogni narrazione. Come sosteneva il filosofo persiano Rumi: “Cerca la saggezza, non la conoscenza. La conoscenza è del passato, la saggezza è del futuro.” Questa croce è il punto in cui la nostra stagnazione mentale si interseca con il potenziale infinito del risveglio.
Il Grande Scontro Cosmico: Michele, Arimane e Sorat

Le profonde riflessioni di Rudolf Steiner sulla reggenza di Michele Arcangelo, sulla discesa delle forze arimaniche e sul Demone Solare Sorat, ci trasportano in un regno che va ben oltre l’astrologia convenzionale, tuffandoci nella metafisica più profonda. Sebbene la visione di Steiner sia immensa e ricca, possiamo trascenderne alcuni punti con uno sguardo più controintuitivo.
Steiner parla di Michele che “ha assunto la reggenza del pianeta” nel 1879, sconfiggendo Lucifero ma lasciando Arimane come “questione irrisolta”. Questa dualità, questa narrazione di un bene e un male che si contendono l’anima umana, è un pilastro di molte tradizioni esoteriche occidentali. Ma cosa accadrebbe se osassimo guardare oltre? Come suggerisce ad esempio l’Advaita Vedanta dell’Oriente, il bene e il male non sono entità separate e in lotta, ma due facce della stessa illusione cosmica: la Maya. Arimane, l’entità della materia e della paura, non è un nemico da sconfiggere, ma la manifestazione cristallizzata di una parte di noi stessi che abbiamo rifiutato, una lezione karmica che la coscienza collettiva deve integrare.
Il “Demone Solare Sorat”, la “bestia a due corna” con il numero 666, è una figura che evoca paure ancestrali. L’interpretazione di Steiner attraverso la “Gematria” è affascinante. Ma se questo “demone” non fosse un’entità esterna, bensì la proiezione della nostra stessa ombra collettiva, il culmine di tutte le nostre paure, ignoranze e violenze represse? Come diceva Carl Jung, “Uno non diventa illuminato immaginando figure di luce, ma rendendo la propria oscurità cosciente.” La “missione di Michele” di “spiritualizzare l’essere umano” non è forse un invito a integrare la materia (Arimane) con lo spirito, a trovare l’unità nella dualità, anziché perpetuare la lotta?
Punti chiave su cui riflettere e meditare:
– La Co-Creazione della Realtà: Le stelle non dettano, ma riflettono. Siamo co-creatori della nostra realtà attraverso le nostre credenze e azioni.
– L’Ombra Sacra: Lilith è la custode della nostra ombra collettiva. Solo riconoscendola possiamo trascendere il giudizio e trovare l’integrità.
– Il Karma Collettivo: Le guerre e i disordini non sono punizioni, ma lezioni collettive, riflesso di squilibri interni che chiedono di essere risolti.
– La Verità Oltre il Dogma: Il transito in Sagittario invita a liberarsi dal fanatismo e cercare una verità più ampia, inclusiva, non imposta.
– Il Risveglio Silenzioso: La rivoluzione di Urano non è solo esterna, ma soprattutto interiore: una riscoperta della nostra autentica libertà di pensiero.
– Integrare l’Oscurità: Le “entità demoniache” possono essere interpretate come aspetti non integrati della psiche umana, invitando all’accettazione e alla trasformazione.
– L’Amore come Risposta: La vera battaglia spirituale si vince non con la spada, ma con l’espansione della coscienza e l’amore incondizionato che trascende la dualità.
La Profezia e la Prassi: Come Navigare il Tempo

Di fronte a queste prospettive, la tentazione è quella di cedere alla “disperazione” e alla “paura esponenziale”, come preannunciato. Si parla di “militarizzazione delle società” e di “arruolamento”, quasi a suggerire un destino ineluttabile. Ma le vere profezie mistiche, quelle che risuonano con la saggezza millenaria, non sono mai condanne, bensì avvertimenti e opportunità.
Il poeta inglese William Blake, in una delle sue “Profezie”, scriveva: “Quando il terreno diventerà sterile, la mente fiorirà.” Questa non è forse una profezia sulla nostra epoca? Più il mondo esterno si fa caotico, più siamo spinti a rivolgere lo sguardo all’interno, a coltivare il nostro giardino interiore. L’antica saggezza ermetica recita: “Ciò che è in alto è come ciò che è in basso, e ciò che è in basso è come ciò che è in alto, per compiere il miracolo di una cosa sola.” Questo ci ricorda che la vera battaglia non è “là fuori”, ma qui, dentro di noi.
Quando si parla di “annebbiamento della coscienza”, citando spesso la musica trap, i reality show demenziali, i pupazzetti di Labubù ecc., è un’immagine che risuona. Ma forse questo “annebbiamento” non è solo indotto, è anche auto-inflitto dalla nostra stessa passività, dalla nostra scelta di rimanere nell’inconsapevolezza. Come disse Lao Tzu, “Un viaggio di mille miglia inizia con un singolo passo.” Il primo passo è riconoscere la propria paura, la propria compiacenza nei confronti di una sistema nebbioso.
Conclusione
E così, mentre Lilith continua la sua danza nel Sagittario e le stelle tessono le loro invisibili tele, ricordiamoci: non siamo pedine su una scacchiera cosmica. Siamo i giocatori, i drammaturghi, i co-creatori del grande spettacolo della vita. La geopolitica non è solo il riflesso di transiti planetari, ma il riverbero delle nostre paure più profonde e delle nostre più alte aspirazioni. La battaglia non è là fuori, tra nazioni e ideologie, ma dentro di noi, tra l’ombra e la luce, tra l’ignoranza e la consapevolezza.
È un’opportunità, forse l’ultima, di risvegliarci alla nostra vera natura divina, di abbracciare l’intera gamma della nostra umanità, comprese le nostre ombre più oscure. Solo allora, solo quando avremo trasformato il nostro inferno interiore, potremo sperare di costruire un paradiso sulla Terra, un’era di pace che non sia imposta, ma che nasca dall’armonia vibrante di ogni anima risvegliata. Il futuro non è scritto nelle stelle, è scritto nel respiro consapevole di questo momento, nella scintilla d’amore che possiamo scegliere di accendere ora.
Articolo di Rossano Sambo (Studio olistico SPAZIOAZZURRO. Centro d’ipnosi regressiva, ipnosi spirituale e trattamenti olistici. Direttore: Dr. Rossano Sambo ipnologo/operatore olistico)


































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