Hai Pagato il Conto col tuo Passato?
di Ti degli Arcangeli
Questo è un periodo meraviglioso, periodo in cui dobbiamo saldare tutti i debiti contratti nei secoli, se desideriamo fare pace con noi stessi e tutto ciò che ha in qualche modo toccato e ferito il nostro Essere Anima.
Un conto. Già, un conto con il passato. Il solo pensare alla vita attuale, comporta un prendere consapevolezza che anche questo nostro vivere odierno, porta in sé fatiche che non essendo concluse, si ripresentano “ciclicamente”.
Tutto ciò che in qualche modo ci ferisce, anche se adulti, ci riconnette alla nostra “infanzia”. Quello che tu vivi e sperimenti nell’infanzia diventa una sorta d’imprinting. Ti accade una certa cosa e tu la assorbi e ti lasci lentamente smantellare da tutto ciò che, in qualche modo, te la ricorda, te la richiama.
Allora dribbli, cerchi di evitare certe cose, ma più le eviti, più si ripresentano, fino a quando non ne prendi una vera e reale consapevolezza. Ti accade qualcosa, lo subisci e intanto ti crei un modello grazie al quale, prima o poi, rivivrai la stessa identica storia. È la Vita!
Se non hai imparato la sua lezione, stai tranquillo che, magari in un altro contesto, con altre persone, ma quella certa situazione ti si ripresenterà, senza ombra di dubbio. Rivivi, finché non rielabori.
Qualcosa nel tuo mondo invisibile, si adopera alacremente, per crearti un’altra realtà, con le stesse identiche dinamiche, proprio come se tu fossi “debitore” verso la vita, verso l’esistenza o l’Universo. È una sorta di “recupero”, di compito supplementare, per renderti saldo sulle gambe e in grado di cogliere bene i processi e la lezione.
Il passato, nel tuo immaginario, sono magari le cartoline inviate, le fotografie scattate nel tempo, un oggetto acquistato in una certa ricorrenza, un ricordo nella memoria, mentre nella piena realtà del suo essere è soprattutto la “formula” matematica, per affrontare la tua vita materiale.
Tu vivi nel reale, solo se sei in “presenza” attenta, cioè se conosci le regole del tutto e ti sciogli ogni volta, da ciò che ti accade. Ma questo accade assai raramente, perché l’esistenza è improntata a farti mantenere questa sorta di insoluto, cosicché tu sia debitore e quindi ricattabile.
Molte persone, nonostante questo, affermano, riferendosi a qualcosa che gli accadde, che quell’esperienza, che fecero, è ormai vecchia ed archiviata, ma sovente mentono a sé stesse, perché non hanno lavorato su quanto avvenne e quindi rimangono debitrici, senza saperlo, verso sé stesse.
Se quello che sto dicendo è vero, stai tranquillo che, prima o poi, ci ricascheranno e saranno lì a fare e dire esattamente le stesse cose, fino a quando “scopriranno” l’arcano e si scioglieranno dal loro passato in altro modo.
Il passato ci influenza. Un esempio classico sono le “storie d’amore”. Dopo una relazione faticosa e una separazione dolorosa, ecco che ci si imbarca in una nuova storia pieni di vitalità, speranze e apparenti nuovi orizzonti. Tutto sembra filare a meraviglia; la nuova compagna o il nuovo compagno sembrano l’esatto contrario dell’amato precedente, fino a quando, improvvisamente, “tutto ricomincia”.
E allora ti ritrovi in un film noto, proprio come se la pellicola si fosse riavvolta e tu ti trovassi sul medesimo set, semplicemente con attori diversi. È così. Debito karmico. Conto da saldare e al più presto!
Se hai vissuto una brutta storia d’amore, tenderai anche, inconsapevolmente, a mettere in gioco emozioni di sfiducia, cioè sarai portato/a a non fidarti come prima di chi incontri e così la terza volta si preannuncia ancora più burrascosa, fino all’uragano finale.
Il passato, in senso animico, non è un’epoca, un puro arco temporale ormai lontano, qualcosa che puoi lasciare dietro di te, senza averlo accomiatato con una certa “presenza”, saldando il tuo conto. Lui c’è. Non molla. È esattamente lì, in un angolino, dentro di te. È un debito.
Cosa aspetta? Semplicemente che tu gli consegni il dovuto, che tu “saldi” un accadimento. Aspetta che tu prenda il coraggio a quattro mani e lo affronti. Aspetta di essere guardato in viso e che tu gli chieda cosa voglia dirti e darti.
Cosa intenderà mai dirti? Beh, innanzi tutto chi sei, poi vorrà spiegarti quando, non avendolo guardato negli occhi, tu abbia perso la tua lucentezza d’Anima, e di come, evitando di pagargli il tributo dovuto, tu ora stia perdendo niente altro che: il tuo Vero Tu.
Se vuoi Essere Luce, devi saldarlo. Ecco perché ora non ti è più dato d’attendere oltre. O saldi ed evolvi o rimani in terza dimensione, cioè rimani intrippato nei tuoi soliti dilemmi e intanto il debito diventa una sorta di abisso.
Il passato è un postino. Ha un sacco di lettere da consegnarti, un numero infinito di segreti da svelarti. Il passato ha veramente tanti messaggi da darti, di segreti da svelarti. Lui sa ciò di cui hai bisogno e può aiutarti a risolvere un sacco di insoluti di diversa natura e origine.
Ha dei compiti Divini da recapitarti, quindi di lui puoi dire veramente di tutto, ma non che lo hai allontanato, seminato. È esattamente dietro di te, anzi, come ho detto prima: dentro di te.
Cosa puoi fare con Lui? Collaborare. Accoglierlo. Interrogarlo. Ascoltarlo. Saldare i tuoi debiti attuali e/o pregressi. Se non sei disponibile, sappi che sarà peggio per Te. Ti perseguiterà, fino alla sfinimento e ogni volta la situazione sarà più intensa, più impegnativa e complicata. Devi essere semplicemente disponibile. Nessuno ci educa ad ascoltarlo e nemmeno a notare le analogie e a notare le ciclicità nella Vita.
Un esempio? Tuo padre abbandonò te e tua madre, quando eri piccolo. Fu un grandissimo dolore, tanto che eliminasti questo vissuto e creasti la “credenza” che papà se ne fosse andato per salvarvi da chissà quale problema. Più grande, hai perso un amico in circostanze abbastanza similari, ma tu non connetti l’accaduto al tuo antico dolore. Ora, la tua compagna ti ha lasciato per un altro e il dolore si ripete. Straziante e senza senso, all’apparenza, vieni nuovamente abbandonato.
Prova a notare quante analogie ci sono tra la tua infanzia e il tuo qui e ora, il tuo presente. Lo chiami “presente”, ma in realtà è il passato che bussa di nuovo alla tua porta. Replica, perché vuole udienza e ascolto. C’è un conto e qualcuno lo deve saldare, prima che diventi esagerato.
Sicuramente ci vuole una certa scaltrezza. Il contesto e le persone sono diverse, ma il nocciolo della questione è identico. È nel periodo tra la tua nascita e i tuoi primi 12 anni che tutto ha avuto inizio; è lì che i fili si sono aggrovigliati e ora, se non vuoi un nodo immenso, devi provvedere a scioglierlo e a ritrovare il bandolo della matassa.
Oggi si verificano esattamente le dinamiche di un tempo, solo che tutto avviene in maniera più impegnativa, sia a livello energetico, che psichico, che emotivo e a volte addirittura fisico. Il passato ha quindi una grande importanza spirituale e non solo e tanto a livello temporale o storico, come possiamo essere indotti a credere e pensare.
Nel passato c’è il tuo lato buio, che attende di diventare Luce. Nel passato c’è la chiave per aprire il portone del tuo futuro e per capire il senso della tua vita, per scoprire la tua Essenza, cioè chi sei e quindi qual è lo scopo della tua Vita.
Se non saldi il conto, la tua situazione, essendo ripetitiva e meccanica, ricadrà sui tuoi figli e poi sui nipoti e così via. È una legge universale. Del resto anche tu, hai nel tuo conto attuale, gli insoluti di tutti gli avi che ti hanno preceduto. Concedi ai tuoi genitori, di essere liberi, di essere sé stessi. Concedi a Te stesso di volare. Concedi la libertà ai tuoi figli e alle generazioni future.
Concediti la libertà interiore, di essere veramente e pienamente Te stesso e questa Libertà la ottieni solo nell’istante in cui ti fai carico del passato, e come se fosse un vecchio amico, ti siedi a tavolino con lui, lo contempli, lo fai parlare, lo ascolti, lo nutri, gli dai il dovuto e quindi lo trasformi, lo trasmuti. Allora, quello che appariva come una sorta di debito diventa un credito e tutto cambia, si risolve e si modifica, divenendo Luce e creatività.
Il nostro passato viene per portare la Luce, per renderti sacro e “consacrare” ogni cosa lungo il tuo cammino, per offrirti Amore ma dentro, dal tuo interno. Lo so, è un lavoro, un impegno a cui nessuno ti ha preparato ed istruito, educato, ma è indispensabile.
L’ombra gongola e cerca di mantenerti nell’ignoranza, ma questo è il tempo. Non serve costruire ville, riempirsi di cellulari, viaggiare fino all’altro capo del mondo, in una parola puntare solo e tanto all’apparenza e alla materia, se non fai i conti con il tuo Spirito.
Sei un’Anima e anche se in questa esperienza terrena, tutti cercano di fartelo dimenticare, hai degli scopi e per poterli assolvere, promuovere, condividere, devi fare pace con tutte le tue azioni passate meno nobili, per risplendere di vera Luce ed entrare nell’Amore e nella Verità divina.
Pensaci! Om Shanti. Amorevolmente Ti degli Arcangeli.
Articolo di Ti degli Arcangeli (autrice dei 2 libri: “Le Preghiere Arcobaleno dagli Arcangeli” e “La Via della Luce. Testi guida dell’Arcangelo Uriele”) con canalizzazione di un Arcangelo specifico oppure facendosi ispirare da Arcangeli e Angeli.
Fonte: https://www.sottounarcobalenodiluce.com/hai-pagato-il-conto/
Commenti
Hai Pagato il Conto col tuo Passato? — Nessun commento