La Coscienza del Nostro Io è Assorbita in Modo Illegittimo dal Corpo Fisico e dal Corpo Eterico
di Rudolf Steiner
Il nostro corpo fisico e il nostro corpo eterico assorbono in modo illegittimo, per così dire, la nostra entità psichica e spirituale; si impregnano di questa entità.
Ora, questa è una situazione completamente diversa da quella che sarebbe normale per l’essere umano.
Ciò che sarebbe normale è che l’uomo, nello stato di veglia, si percepisca come Io e corpo astrale, e percepisca il corpo fisico e il corpo eterico come una sorta di involucro in cui egli si inserisce, come qualcosa che porta con sé. Ma non è così che l’uomo si sente. Egli ha la sensazione che il corpo fisico e il corpo eterico siano lui. Ma non è affatto così.
Noi siamo davvero quell’essere, costituito da un’anima e da uno spirito, che utilizza il corpo fisico e il corpo eterico come uno strumento; ma non possiamo elevarci al di sopra dell’illusione che deriva dal ciclo temporale in cui viviamo.
Dobbiamo, per così dire, identificarci con il nostro corpo fisico e con il nostro corpo eterico, con ciò che ci apparirebbe, se avessimo una coscienza normale, come il martello che teniamo in mano per colpire. Dobbiamo lasciarci andare all’illusione che ciò che cammina lì fisicamente nello spazio siamo noi.
Ma non siamo noi; se è così, è solo perché la coscienza del nostro Io è assorbita in modo illegittimo dal nostro corpo fisico e dal nostro corpo eterico. E ciò deriva dal fatto che, nel ciclo temporale attuale, le potenze arimaniche hanno più influenza di quanta ne dovessero avere, nell’evoluzione normale dell’umanità.
Esse attirano in un certo modo l’Io e il corpo astrale verso il corpo fisico e il corpo eterico e provocano nell’uomo l’illusione che egli sia questa testa che porta, che sia queste mani e tutto questo corpo. Il corpo fisico si appropria in modo illegittimo della coscienza, tanto da sembrare l’origine della nostra personalità.
Chi crede che il proprio corpo fisico generi in qualche modo la propria personalità, cade nella stessa illusione di colui che si pone davanti a uno specchio e crede che sia lo specchio a produrlo, poiché riceve il riflesso della propria immagine.
Dire: questa forma carnale che portiamo, siamo noi, non è più saggio che tenere la mano davanti a uno specchio e credere che quella mano ci venga prodotta dallo specchio. E tuttavia, tutta la scienza attuale vive in questa illusione.
Rudolf Steiner (Dornach, 7 settembre 1918 – OO 184)
Fonte: https://t.me/scienzadellospirito777 (Antroposofia – Scienza dello Spirito – Rudolf Steiner)
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