Il Dio fumoso
Viaggio nel Mondo Interno della Terra Cava
di Willis George Emerson
dedicato a Olaf Jansen…
Viaggio nel Mondo Interno della Terra Cava
di Willis George Emerson
dedicato a Olaf Jansen…
Se ascoltiamo lo sfogo di qualche amico o parente che parla di qualcuno con toni duri e parole spregevoli, e gli diamo ragione stiamo mettendo la nostra energia a disposizione dell’entità disincarnata creata dall’amico, mentre esprime rancore e rabbia. Perciò è importante in questri casi estraniarsi o tenersi a distanza da questi sentimenti negativi e da ciò che essi producono.
E’ importante far capire all’amico che ciò che dovrebbe fare è di chiarirsi con quella persona e che lo sfogarsi con voi non serve a nulla e non risolve la questione tra loro. Sicuramente adottando…
Continua a leggere →E’ importante sapere che le cosiddette entità disincarnate, portatrici di sventure e morte, possono essere create anche dall’invidia e non solo dalle cattiverie, dall’odio, dal rancore o dalla rabbia. Le entità disincarnate, oltre a nutrirsi della loro vittima e delle persone a lei care e più vicine, assorbono anche le energie negative prodotte quotidianamente dalla persona che ha dato loro vita.
Quando una persona che ha creato entità disincarnate sta per morire, richiamerà a sé nel proprio spazio aurico quelle entità, perchè più si avvicina il momento del decesso e meno…
Continua a leggere →Quando una persona si sente offesa da qualcuno o viene umiliata, crea dentro la propria mente un file/memoria che contiene l’offesa subita ed anche le possibili ritorsioni da attuare per avere soddisfazione. La vendetta, la cattiveria, l’odio, la voglia di fare del male, di prevaricare o di uccidere sono tutte emozioni che appartengono e coinvolgono la nostra mente inferiore/animale.
Quando perciò una persona è arrabbiata con qualcuno o esprime cattiveria, genera con la propria mente inferiore/animale e con volontà distruttrice, un file/mentale composto da energia negativa, che…
Continua a leggere →Se desiderate aiutare un ammalato, cercate di farvi dire da lui quali azioni fra quelle che ricorda di aver compiuto, lo fanno, in coscienza, sentire male, e quali sono le persone che ritiene di aver maggiormente danneggiato. Dopo che avrà recuperato energia e dignità, potremo allora aiutarlo a scaricarsi la coscienza. Una domanda tipo: “c’è qualcosa nella tua coscienza che ti pesa e di cui vorresti liberarti?” potrebbe essere un buon modo per iniziare il discorso. Fate poi in modo di contattare le persone da lui menzionate e che si possano parlare a tu per tu.
Se il malato non può…
Continua a leggere →La persona che assiste ed aiuta un ammalato deve essere disposta ad ascoltarlo e, se questi è un parente, un amico o una persona vicina, è importante ricordare insieme a lui gli avvenimenti che hanno riguardato entrambi, e il reciproco rapporto. Quindi se è il caso, per aiutarlo ed aiutare anche voi stessi, sarà necessario, se pensate di avere delle colpe nei suoi confronti, assumervele e chiedergli scusa. Non è mai una buona mossa tenersi dentro dei sensi di colpa, perchè vi mangeranno energia.
Ricordiamoci inoltre che una persona malata sta perdendo la propria energia vitale ed è…
Continua a leggere →I parenti di un ammalato grave spesso pensano che costui essendo debole, fragile ed insicuro, non possa sopportare di conoscere la verità riguardo al proprio stato di salute. Inoltre essi temono anche che possa reagire con gesti estremi. Queste giustificazioni tuttavia hanno il solo scopo di permettere ai parenti di mettersi a posto la coscienza, ma in questo modo fanno un torto all’ammalato. Essi pensano che in questo maniera quando il parente non ci sarà più, non proveranno sensi di colpa nei suoi confronti.
Spesso succede allora che l’ammalato capisca da sé la gravità del proprio…
Continua a leggere →Chi vuole o deve assistere un malato – che non è ancora allo stato terminale e al quale rimane del tempo da vivere, che dunque potrebbe essere utilizzato in modo proficuo – dovrebbe in primo luogo aiutarlo a rafforzare la propria coscienza e la propria consapevolezza, per quanto riguarda i tre piani fondamentali dell’esistenza: quello pratico/fisico, quello mentale/morale e quello spirituale.
Assistere la coscienza affinché si rafforzi è essenziale in quanto sarà lei, quando sarà uscita dal corpo fisico deceduto, ad avere il compito di affrontare la dimensione della morte. E’…
Continua a leggere →Le cellule del cervello, sono tarate per farci percepire e vedere solamente un certo tipo di realtà, che rientra all’interno di una certa gamma di vibrazioni. Si tratta però solo di una realtà apparente o virtuale propria del nostro livello fisico. O per meglio dire, si tratta solo di quella parte di realtà che noi uomini possiamo percepire fisicamente.
I “corpi sottili” o corpi di energia di cui noi tutti siamo dotati, possiedono una struttura che permette loro di percepire realtà diverse o ulteriori, rispetto a quelle strettamente fisiche. Queste percezioni, osservate dal punto di…
Continua a leggere →Secondo la “fisica quantistica” noi vediamo solamente ciò che crediamo sia possibile vedere, rispondendo cioè a degli schemi che sono dentro di noi a causa del condizionamento esterno. Quindi siamo costantemente limitati da quanto il nostro cervello ci fa vedere.
Gli indiani d’America diversi secoli fa non riuscirono a vedere le navi di “Colombo”, semplicemente perché non erano a conoscenza della loro esistenza e non sapevano cosa fossero; non riuscivano a vederle perchè erano diverse da qualunque cosa avessero mai visto prima. Lo sciamano stesso non vide le navi, ma vide l’oceano…
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