I donatori di organi sono realmente morti?
Cosa significa per un essere umano “morire”? Questa domanda è più complessa di quanto si possa pensare. Nel campo dello scambio di organi vitali, vi è un disaccordo significativo sui criteri che dovremmo impiegare per valutare quando qualcuno è morto.
Il criterio standard per diversi decenni è stato il criterio della “morte cerebrale”, secondo il quale un paziente può essere dichiarato morto una volta che si è verificata la “morte cerebrale completa”. La morte di tutto il cervello si riferisce alla cessazione completa e irreversibile delle funzioni cerebrali, tipicamente causate da traumi, anossia o tumori.
Tuttavia, i chirurghi dei trapianti hanno assunto negli ultimi anni una diversa, più controversa dal punto di vista etico, definizione della morte, il cosiddetto “criterio circolatorio per la morte”…