Alla Scuola del Maestro Peter Deunov
Elementi Autobiografici 2
di Omraam Mikhael Aivanhov
Come già annunciato in "Per Diventare un Libro vivente", questo secondo volume dell'autobiografia di Omar Mikael Aivanhov tratta del periodo che va dal 1917, anno in cui avvenne il suo incontro con il maestro Peter Deunov, al 1937, quando lasciò la Bulgaria per la Francia
Indice
I. Lo stupore di un incontro
II. Un profeta di fronte alle Chiese
III. Nella luminosità del mondo spirituale
IV. Mi chiamavano "l'eterno studente"
V. Izgrev, a Sofia
VI. I primi insegnamenti della montagna: il Vitocha
VII. Cosa significa avere un Maestro?
VIII. Maestri e discepoli tessono insieme i fili della vita
IX. Enigmi da decifrare
X. A Tarnovo
XI. "Continua a lavorare nei tre mondi"
XII. "Dove gli uomini vivono come fratelli"
XIII. L'estate sui monti del Rila
XIV. Nel regno della natura vivente
XV. Nel forno alchemico
XVI. "Tu sei fatto per lavorare con le donne"
XVII. "Io possiedo una pietra preziosa di inestimabile valore"
Riferimenti Biblici
Presentazione del Libro
Anche se la sua parola può essere contenuta nei libri, a un Maestro spirituale i libri di carta sembreranno sempre insufficienti.
Egli stesso è un libro vivente, e ha bisogno che anche i suoi discepoli diventino libri viventi. Per prima cosa è su di essi che egli scrive, è nella loro testa e nel loro cuore che egli depone i semi del suo Insegnamento, con la speranza che un giorno quei semi daranno frutto ovunque nel mondo.
Così, il Maestro Peter Deunov scrisse un libro che nessun altro all'infuori di lui avrebbe potuto scrivere: me stesso. Sì, io sono un libro scritto da lui.
La terra è così lontana dal sole! Tuttavia la distanza non impedisce al sole di scrivere sulla terra, e quei suoi scritti sono le pietre, le piante, gli animali e gli esseri umani, e a tutti il sole dà la sua luce, il suo calore e la sua vita.
Come il sole, anche il Maestro scriveva su di me da lontano. Sono migliaia e migliaia le pagine da lui scritte, e ora sono riassunte nel libro che io sono. Poi un giorno egli mi disse: "Ora sei pronto: puoi partire".
Omar Mikael Aivanhov
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