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Mistero del silenzio
Mistero è abbandono totale
alla volontà di Dio,
ed è in quell’abbandono, che a volte
ha sapore di morte,
che sperimenti la Sua presenza.
Mistero del grande “Silenzio”.
Marisa, Dalla raccolta 2010-2011-2013…
Continua a leggere →Deserto
intorno a me
nulla
cammino a fatica
niente
il cuore mi scoppia a pensarti
vederti
anche per un istante
chiudo gli occhi
il tuo sorriso
quello solito meravigliato
quando ci incontravamo per caso
ricordi?
è tutto finito per noi?
rabbia dolore vuoto pianto
la mia vita
Rita…
Continua a leggere →Mi sovvengono immagini
Mi sovvengono immagini
sbiadite dalla lontananza
profonda del tempo,
il mio continuo girovagare
e cercare la realta’ e il mito.
Rendono leggera l’anima mia,
tramutano le stagioni e nulla
resta sul mio corpo, se non l’impronta
di luce antica, che mi sorprese un giorno
nella placenta del mio inconscio.
Gina Tota 1975 – Poesia pubblicata su Antologia
Città Trani
…
Le Persone Speciali
di Michele Rizzi
Le persone speciali,
quando si incontrano,
non possono fingere di ignorarsi
Sono vicendevolmente attratte;
come in una danza tribale
fanno ondeggiare le loro Anime
allo stesso ritmo,
sulle stesse note.
Le persone speciali sono speciali, punto.
Non esistono vie di mezzo con loro:
o le ami o le odi,
o ti aprono il cuore.
Oppure
non ti concedono neanche uno sguardo distratto;
e raramente sbagliano,
perché sentono!…
Il Monaco
di Ileana De Stefano
Pregava per i peccatori
ed era ligio ai suoi doveri.
Certamente Dio lo aveva scelto
tra la moltitudine dei mediocri
lui fedele agli orari e preciso
nel giudicare le colpe degli altri
secondo le regole teologiche
e le indicazioni dei dogmi.
Lui primo ad andare in chiesa
per le lodi mattutine
e certamente primo tra i suoi fratelli
nel recitare i salmi
lui destinato alla gloria eterna
e pieno di compassione
per i dannati della terra.
Quando fu giunta la sua ora
e venne il tempo del giudizio
oh quale amara sorpresa
di trovarsi come gli altri
peccatore.
Ileana De Stefano…
Continua a leggere →Sassi
Resterò qui
fra questi sassi,
immobile come uno di loro
Aspetterò
che la marea ci sommerga,
che il sole sorga e tramonti
sulle nostre forme fisse
Il calcare ci renderà uno,
e il sale velerà di bianco
la nostra coscienza naturale.
E dopo un istante
di milioni d’anni
saremo parte del mare
come sali disciolti,
e consumeremo
sassi sulle rive.
Mauro…
Continua a leggere →Compleanno
Il treno va verso la pianura
pallida luna di settembre
sbiadiscono i ricordi
nel trascorrere lento delle cose
sfocati riflessi del passato
passano all’orizzonte
un vociare di bimbi nei cortili
spiagge lontane al tramonto del sole
il treno corre nella nebbia
è cominciato il conto alla rovescia
Dopo l’ultima stazione
saremo pronti per nuove avventure
Ileana De Stefano…
Continua a leggere →Quando tornerò a Volare
di Mauro Vanzini
Oggi finalmente ho guardato fuori dalla finestra, oggi scrivo delle righe.
Ecco qua, dopo tanti anni in cui mi si era fermato il cuore, ritrovo là fuori un cielo di piombo, e non ho più persone.
Da queste nubi, vedo scendere gocce nuove, figlie di un dolore più spaventoso.
C’è ancora molto del vostro odio nei miei ricordi, ma passerà, come tutto.
Anni del mio passato, vi ringrazio, perché mi avete dato il mare, e quadri freschi di ogni natura, di ogni sogno. Non mi scorderò mai di quella perla divina dentro la mia mano, scoperta nel mio piccolo paradiso; né dei miei boschi, né dei tramonti tiepidi e silenziosi, oltre le onde brevi della sera.
C’erano le alghe sulla sabbia, e delle grandi conchiglie vuote.
Ma ora siete qui, cupe nubi, e più sotto vedo individui che camminano, persi più di un tempo, bloccati in una paura di cui non sanno il perché.
Se non la getti come un sasso nello stagno, la vita si trasforma in veleno, e ti paralizza l’anima.
Se trattieni le lacrime dei tuoi giorni, le stelle smettono di ruotare, la luna si scorda di te, e il vento lieve di primavera non ha più niente da dirti.
Ma grazie a te, vita serena di un tempo, tornerò a volare, partirò per lo stesso sogno di sempre, verso la stessa libertà di una volta, quando correvo con le ali ai piedi.
Getterò i miei sassi nello stagno, lascerò lacrime sulla terra, e riposerò finalmente, in una notte tutta per me.
Poesia di Mauro Vanzini…
Staticità del silenzio
Nella staticità del silenzio assapori
la staticità e la dinamicità dell’eternità
in un unico ed eterno abbraccio.
Marisa, Dalla raccolta 2010-2011-2013…
Continua a leggere →Precarietà
Lungo il muro del tempo
prima che si apra il varco
verso nuovi orizzonti d’eterno
si sgretolano gli anni
e i giorni
nei piccoli gesti quotidiani:
svegliarsi al mattino
spalancare la finestra
sulle dolci colline che scolorano
ai primi baci del sole
versare il caffè nella tazzina
guardare allo specchio
il proprio volto
che impercettibilmente cambia
e invecchia
Finché un giorno
non apriremo più la finestra
non verseremo più il caffè
Mai più.
Ileana De Stefano…
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Vorrei che l’infinito — Nessun commento