Un giorno stavo pigramente guardando oltre il bordo della barca, quando mio padre urlò: “C’è un ostacolo!”. Guardando, vidi un enorme montagna bianca che torreggiava, alta decine di metri, proprio diretta contro di noi. Abbassammo la velocità immediatamente, ma non a sufficienza. In un momento ci incuneammo tra due enormi iceberg. Ognuno si premeva con l’altro. Erano come due Dei che si contendevano la supremazia. Eravamo molto allarmati. Davvero, eravamo tra due linee di una battaglia reale; i sonori tuoni del frantumarsi del ghiaccio erano come raffiche di artiglieria. Blocchi di ghiaccio grandi come case si staccavano con forza, visto l’attrito tra i due colossi; all’impatto, tremarono e oscillarono e dopo alcuni secondi cominciarono a farsi a pezzi con un assordante ruggito e sparirono nelle spumeggianti acque. Per più di due ore continuò questo scontro fra giganti. Sembrava che la fine fosse arrivata. La pressione del ghiaccio era terribile, e mentre ancora non eravamo catturati nella parte pericolosa dell’impatto ed eravamo ancora salvi, il sollevarsi e lo spaccarsi di tonnellate di ghiaccio, che cadevano spruzzando qui e là nelle profondità delle acque, ci misero in agitazione. Finalmente, con nostra grande gioia, il frantumarsi del ghiaccio cessò e in un paio d’ore la grande massa lentamente si divise e, come se fosse eseguito da un atto della provvidenza, giusto davanti a noi c’era un canale aperto. Ci dovevamo avventurare in questa apertura con la nostra piccola imbarcazione? Se la pressione diventava di nuovo forte, noi e la barca potevamo essere schiacciati in un niente. Decidemmo di prendere il rischio e di conseguenza, issammo la vela e presto ripartimmo come una corsa di cavalli, correndo in questo canale.

Articoli nella sezione: Il Dio fumoso

Il Dio fumoso

Viaggio nel Mondo Interno della Terra Cava
di Willis George Emerson
dedicato a Olaf Jansen
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Prefazione dell’autore

Temo che questa storia, apparentemente incredibile, che mi accingo a raccontare, sarà considerata come il risultato di una mente distorta, indotta, probabilmente, dall’attrazione che ha nel togliere il velo di un meraviglioso mistero, invece di una sincera testimonianza, di un’esperienza ineguagliabile, raccontata da un uomo: Olaf Jansen, la cui pazzia si è appellata alla mia immaginazione, nella quale i pensieri di un criticismo analitico, si sono efficacemente dileguati. Marco Polo si rivolterà sicuramente nella tomba a questa strana storia che sono chiamato a raccontare; una storia così strana, come un racconto di Munchausen. E’ anche inopportuno che io, un miscredente, debba essere il solo a raccontare la storia di Olaf Jansen, il quale nome è ora per la prima volta … leggi tutto

La storia di Olaf Jansen

Mi chiamo Olaf Jansen. Sono un norvegese, benché sia nato in una piccolo villaggio di pescatori russo, Uleaborg, nella costa Est del Golfo di Bothnia, il braccio nord del Mar Baltico. I miei genitori stavano navigando in un peschereccio nel Golfo di Bothnia e, al tempo della mia nascita, puntarono su Uleaborg, il 27 Ottobre 1811. Mio padre, Jens Jansen, nacque a Rodwig, nella costa scandinava, vicino alle isole Lofoden, ma dopo essersi sposato, prese casa a Stoccolma, perché i parenti di mia madre risiedevano in quella città. All’età di sette anni, cominciai ad andare con mio padre nei viaggi di pesca lungo le coste scandinave. Ben presto sviluppai un’attitudine per i libri, ed all’età di nove anni, venni messo … leggi tutto

Al di là del vento del Nord

Cercavo di dimenticare la mia sete tenendomi occupato, prendendo un po’ di cibo e un recipiente vuoto dalla dispensa. Allungandomi fuori bordo, riempii il recipiente di acqua del mare per lavarmi le mani ed il viso. Quando l’acqua venne in contatto con le mie labbra, con meraviglia, scoprii che non era salata. Sobbalzai dalla scoperta. “Padre, l’acqua non è salata!”. “Cosa, Olaf?, esclamò, guardandosi rudemente intorno. “Sicuramente ti stai sbagliando. Non c’è terra. Stai diventando matto”. “Ma assaggiala” gli dissi. E così scoprimmo che l’acqua era davvero fresca, assolutamente buona, senza alcun sapore salato o salmastro. Immediatamente riempimmo le due botti che ci rimanevano, e mio padre disse che era una dispensa della misericordia degli Dei Odino e Thor. Eravamo … leggi tutto

Nel mondo Interno

Apprendemmo che gli uomini si sposavano a partire dai settantacinque, cento anni d’età e per le donne un po’ di meno, e sia gli uomini che le donne vivevano in media 600-800 anni e in alcuni casi di più. Giuseppe dice: “Dio prolungò la vita dei patriarchi che precedettero il diluvio, sia per sviluppare le loro virtù e sia per dare loro l’opportunità di perfezionare le scoperte nelle scienze della geometria e dell’astronomia, che non avrebbero potuto fare se avessero vissuto di meno”. (Flammarion, Miti Astronomici, Parigi). Durante l’anno successivo visitammo molti villaggi e città e fra questi le città di Nigi, Delfi, Hectea, mio padre venne chiamato, non meno di una mezza  dozzina di volte, per portare delucidazioni sulle … leggi tutto

In mezzo ai ghiacci

I successivi 45 giorni passammo il nostro tempo evitando iceberg e cercando canali; non eravamo favoriti davvero dal forte vento del sud, con la nostra barchetta. Dubitavo che questa storia potesse essere un giorno raccontata al mondo. Alla fine venne una mattina in cui mio padre disse: “Figlio mio, penso che vedremo la via di casa. Abbiamo quasi attraversato i ghiacci. Vedi! le acque aperte sono dietro di noi”. Comunque, c’erano alcuni iceberg che galleggiavano in direzione Nord, dritti davanti a noi, su tutti e due i lati, che si distendevano per molte miglia. Direttamente di fronte a noi e attraverso la bussola, che ora aveva ritrovato il suo equilibrio e puntava a Nord, c’era il mare aperto.
“Che meravigliosa storia … leggi tutto

Conclusione

Nel concludere la storia delle mie avventure, desidero affermare che io credo fermamente che le scienze siano ancora alla fase dell’infanzia, per quel che riguarda la cosmologia della Terra. Ci sono moltissime cose che non sono spiegate e comprese oggigiorno e rimarranno sempre così, fino a che la terra del “Dio Fumoso” non verrà scoperta e riconosciuta dai nostri geofisici. Questa è la terra da dove provengono i cedri, che sono stati trovati dagli esploratori, nelle acque aperte dell’estremo Nord della crosta terrestre, e anche i corpi dei mammut, i cui scheletri sono stati trovati in vaste parti della costa Siberiana. Gli esploratori del Nord hanno fatto molto. Sir John Franklin, De Haven Grinnell, Sir John Murray, Kane, Melville, Hall, … leggi tutto

Postfazione dell’autore

Ho avuto molta difficoltà nel decifrare e scrivere il manoscritto di Olaf Jansen. Comunque, mi sono preso la libertà di ricostruire solamente alcune espressioni, e nel fare questo non ho in nessun modo cambiato lo spirito del significato. Al testo originale non è stato aggiunto, né tolto nulla. E’ impossibile esprimere la mia opinione sulla validità o la credibilità del bellissimo racconto di Olaf Jansen. Le descrizioni date delle strane terre e della gente visitata, le locazioni delle città, i nomi e le direzioni dei fiumi, e altre informazioni qui combinate, conformi in ogni cosa ai disegni grezzi dati in mia custodia da questo antico normanno che, insieme al manoscritto, ho intenzione, in altra data, di donare all’Istituto Smithsonian (Museo … leggi tutto

Il centro di gravità non è nel centro della Terra!

Un po’ di tempo prima del 1901, i governanti francesi, desiderando determinare più accuratamente l’esatta dimensione della Terra, per rivedere e correggere i loro calcoli riguardanti la distanza del Sole, misurarono la differenza di distanza da parte della cima di due linee, perpendicolari alla superficie della Terra, e la base di queste due linee. Essi volevano una coppia di linee lunghe a sufficienza, per dare una misurazione rilevante. Ovviamente non poterono costruire due poli paralleli alti un miglio, ma pensarono di poter sospendere due piombi ad una profondità di un miglio, nel pozzo di una miniera, e quindi poter misurare la distanza dalla cima e la distanza del fondo, la quale doveva essere leggermente minore. Essi volevano sapere esattamente quanto … leggi tutto

ASTROGENEALOGIA
Scopri chi sei e vivi più liberamente con l'astrologia familiare
di Elena Londero, Mauro Malfa

Astrogenealogia

Scopri chi sei e vivi più liberamente con l'astrologia familiare

di Elena Londero, Mauro Malfa

Questo libro ti permetterà di approfondire la conoscenza di te stesso, onorando coloro che ti hanno preceduto portando così pace ed equilibrio dentro e fuori di te per essere finalmente libero di avere un futuro sereno e prospero.

L'astrogenealogia è la combinazione di due discipline, l'astrologia e la genealogia, che diventa più della somma delle parti perché possiede in sé un approccio multifattoriale, ricco di complessi archetipici e psicologici, interpretati e descritti con una tecnica grafica di facile comprensibilità.

Ognuno di noi riceve dal proprio albero genealogico e dalla propria famiglia memorie profonde, importanti e per lo più inconsce.

Esse affondano le loro radici nelle esperienze vissute dai nostri antenati, ci parlano di talenti e capacità ma anche di ferite ancora aperte o questioni da elaborare.

Le lealtà familiari spesso ci legano a persone che amiamo, da cui non è facile allontanarci, anche se sappiamo che sarebbe giusto farlo. Alcuni legami possono farci sentire incastrati, non solo nell’infanzia, ma anche nella vita adulta.

Questo può influenzare la nostra autonomia, la nostra vita sentimentale, l’avere o non avere figli o il riuscire a sviluppare i nostri talenti.

Lo scopo di questa disciplina è capire come le relazioni e le questioni sospese, all'interno del retaggio familiare, possano trasmettersi e influire sulle nuove generazioni, attraverso modalità consce e inconsce.

Il consulto astrogenealogico permette a chi vi si sottopone di comprendere le eredità del proprio clan, le dinamiche familiari, i traumi, i conflitti, i talenti acquisiti, per conoscere meglio se stessi e sanare le nostre ferite, a sciogliere i nodi del passato per avere finalmente una vita libera e autentica.

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